Elezioni politiche: Barbara Blasi, puntare su lavoro, famiglia e sviluppo locale

Barbara Blasi

Cosenza – Ultimo giorno di campagna elettorale prima del voto di domenica 4 marzo che porterà all’elezione del nuovo Parlamento. In Calabria, tra i candidati schierati dal centrodestra che corrono per il Senato c’è anche una giovane donna, impegnata da sempre in politica: è l’architetto Barbara Blasi. Imprenditrice e attuale consigliere comunale a Rende, Barbara Blasi è candidata con “Noi con l’Italia” e, da centrista e moderata convinta, punta su un programma di governo che dà spazio ai giovani, al lavoro, alle famiglie e soprattutto allo sviluppo della Calabria.

“Ho scelto di candidarmi con “Noi con l’Italia” perché credo che sia l’unico partito moderato che, in questo momento storico, può dare un vero apporto per la risoluzione dei problemi del paese. La mala politica ha determinato la nascita dell’antipolitica, che creare tensioni sociali molto preoccupanti. Bisogna dare risposte chiare, corrette, con onestà in tutti i campi, il deputato e il senatore devono dare l’esempio per una politica sana corretta e onesta volta ad ascoltare e a soddisfare tutti i bisogni dei cittadini. Così come c’è necessità di

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professionalità competenti, che conoscano le problematiche del territorio e che abbiano un vero interesse a valorizzarlo, con la realizzazione di programmi organici e a lungo termine”.

“Noi siamo europeisti, ma in questa Europa ci vogliamo stare bene – ha proseguito Barbara Blasi nell’illustrare i temi cari al programma di governo del suo schieramento – non vogliamo un’Europa dei burocrati, vogliamo un’Europa meno tedesca e più solidale, più vicina alle famiglie e ai cittadini. L’Italia dà all’Europa in termini economici molto più di quanto riceve, ma è anche vero che i soldi che vengono stanziati per lo sviluppo delle regioni meno sviluppate non vengono spesi. Tutti parlano di sviluppo dal basso incentrato sul turismo, cultura e ambiente, ma mi chiedo se oggi esistono degli strumenti che potrebbero essere utilizzati in Calabria come i sistemi turistici locali (Stl). Perché il Pd che è al governo regionale non li utilizza? Perché non si attuano strategie concentrate di sviluppo? Ecco io da imprenditrice vivo la frustrazione dell’incoerenza e lontananza, della politica, dalla vita reale”.

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Un altro problema che va affrontato con serietà è quello dei migranti: “Questo è un problema che va governato, noi non siamo per i respingimenti indifferenziati ma siamo convinti che vanno accolti chi ha bisogno e non i mercenari del sesso o della droga. Chi delinque sia rimpatriato”. Sicurezza ma anche famiglia. “Un altro aspetto che vogliamo che sia messo al centro del fare politico – ha sottolineato la candidata al Senato – è la famiglia. Io come mamma e donna che lavora sento stringente il bisogno di lavorare per creare più servizi a supporto della famiglia, più servizi vogliono dire anche aiuto economico. Asili, libri gratis, scuolabus”. Da rivedere anche la legge Fornero: “Questa legge ha portato molti problemi, bisognerebbe revisionarla e renderla meno rigida: un’infermiera, un operaio, un poliziotto ad esempio non possono arrivare a 67 anni per andare in pensione. Tutto questo tra l’altro ritarda l ingresso al lavoro per tanti giovani. Ci troviamo di fronte ad una situazione demoralizzante, i giovani sono costretti a partire per studiare e lavorare e chi decide di restare non è in alcun modo incentivato. Le università lasciano i laureati allo sbando senza offrire un effettivo e concreto indirizzo al lavoro. Non vi è una correlazione con le reali necessità del mercato. Le piccole e medie imprese chiedono per la pressione fiscale eccessiva. Bisogna lavorare per una riorganizzazione dei servizi essenziali, sanità e trasporti colmando quel divario, atavico, tra le regioni del sud e quelle del nord e dall’Europa”.

Pasquale Maria Natrella

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