Lega: con successo al Sud diventa partito nazionale

Palermo   – Tra le novita’ del voto di ieri, oltre al successo travolgente del Movimento 5 stelle , c’e’ sicuramente l’affermazione della Lega di Salvini ormai vero e proprio partito nazionale, forte di percentuali importanti anche al Sud. La Lega si conferma e si supera in Sicilia. Alle Regionali aveva incassato il 5,6% e un deputato all’Assemblea regionale, ma il 5 novembre si era presentata insieme a Fratelli d’Italia a sostegno di Nello Musumeci, dando sostanza al ‘Patto dell’arancino’. Adesso da solo, il partito di Matteo Salvini conquista circa il 5,5%, che vale ben il 7% – rivendicano i leghisti – nella Gela (Caltanissetta) dell’ex governatore Rosario Crocetta. Numeri che piazzano a questo punto la Lega sopra FdI, dove erano stati inseriti gli uomini di Musumeci, con una performance migliore anche rispetto a partiti di maggiore tradizione e presenza nell’Isola come l’Udc.
Anche in Puglia la Lega puo’ vantare percentuali intorno al 6%, assolutamente impensabili solo qualche mese addietro, con l’appoggio di due parlamentari uscenti ex-fittiani e due consiglieri regionali passati, prima del voto con la Lega. Va peraltro sottolineato come lo stesso Salvini sia stato piu’ volte in Puglia, anche prima della campagna elettorale, a sostegno con quello che solo fino a qualche mese addietro era solo uno limitato gruppo di sostenitori. Se il Movimento 5 stelle e’ in assoluto il primo partito in Campania, con un 52,4% per ora di consensi, e’ senza dubbio la Lega di Matteo Salvini ad avere la crescita maggiore in questa regione del Sud. Rispetto al 2013, infatti, quando ancora il suo simbolo inglobava la dicitura ‘Nord’ un po’ ostica ai meridionali, la Lega decuplica i consensi, passando da 10/12mila voti, cioe’ lo 0,62%, a oltre 150mila. Ed e’ votata soprattutto in Campania 2, nel collegio che comprende Caserta, territori nei quali c’e’ stata anche una azione profonda di rinnovamento della dirigenza, attraverso l’azzeramento prima e il rinnovamento poi del coordinamento provinciale. Ma anche ad Avellino. Zone nelle quali lo stesso Salvini e’ andato in tour durante la sua campagna elettorale, venendo anche contestato, ma facendo comunque un pienone di presenze in piazze e teatri.

“Ci abbiamo messo la faccia nei territori – spiega il portavoce regionale Giancarlo Borriello – abbiamo fatto una campagna elettorale semplice, di contatto diretto con la gente, anche in autotassazione. Abbiamo affrontato i temi di cui la gente vuole sentire parlare, sicurezza e lavoro”.Dallo 0,2% di cinque anni fa all’attuale 5,9% al Senato: e’ questo il dato che testimonia la crescita della Lega anche in Calabria, una delle regioni nelle quali il leader Matteo Salvini ha deciso di candidarsi quale capolista a palazzo Madama.
In Calabria uno degli esiti piu’ sorprendenti delle elezioni politiche e’ proprio il successo della Lega, che di fatto – a scrutinio ancora non completato ma ormai consolidato – e’ il quarto partito nella regione dietro il Movimento 5 Stelle, Forza Italia e Pd. Per i salviniani le urne calabresi parlano di un consenso che sfiora 6% al Senato e si attesta al 5,6% alla Camera, con oltre 5 punti percentuali in piu’ rispetto al precedente delle Politiche del 2013: sul piano territoriale spicca soprattutto il dato del 7,3% riportato dalla Lega in provincia di Reggio Calabria.
Secondo alcuni analisti politici, a favorire l’ottimo risultato della Lega in Calabria avrebbe contribuito anche l’apporto del Movimento Nazionale per la Sovranita’ guidato tra gli altri dall’ex sindaco di Reggio Calabria ed ex governatore calabrese Giuseppe Scopelliti, che con i leghisti ha candidato alcuni suoi fedelissimi come Tilde Minasi, gia’ consigliere regionale e candidata al Senato nel collegio unico regionale subito dopo Salvini. Lo stesso Salvini tra l’altro proprio a Reggio Calabria ha tenuto uno dei sui primi interventi pubblici in campagna elettorale. In Calabria inoltre, in virtu’ degli accordi nazionali con gli alleati del centrodestra, la Lega ha schierato anche un suo candidato in un collegio uninominale della Camera, Giancarlo Cerrelli, avvocato famoso per le sue posizioni molto conservatrici in tema di diritti civili: Cerrelli, in corsa a Crotone, non e’ stato eletto anche se ha riportato il 27,3% dei consensi, superato solo dalla candidata MS5 Elisabetta Barbuto (51,6%).