Pd: Adamo “bene Oliverio, congresso sia grande occasione”

Lamezia Terme (Catanzaro) – “L’ultima sconfitta elettorale e’ piu’ grave perche’ crea un senso di profonda insicurezza: altre sconfitte davano indicazioni su come rilanciare l’azione, ma questo oggi non c’e’, o ancora non c’e'”. Lo ha affermato Nicola Adamo, gia’ vicepresidente della Regione ed esponente di spicco del Pd calabrese, intervenendo all’assemblea regionale del partito in corso al Centro Agroalimentare di Lamezia Terme. “Chi mi conosce – ha aggiunto Adamo – sa che non ho mai amato Renzi nel suo avvento, ma oggi teniamoci caro il 18% e tentiamo di non distruggere l’unico leader di questo partito. Discutiamo piu’ di politica, di prospettiva e di orizzonte da dare al Pd perche’ la sconfitta e’ cosi’ profonda da esprimere uno stato d’animo di massa dell’Italia, lo stato d’animo del populismo rispetto a quello del riformismo di un governo nazionale che ha fatto bene al Paese, soprattutto per il Mezzogiorno. C’e’ stato un grande stravolgimento, e penso – ha proseguito il dirigente democrat – che un partito della sinistra oggi deve avere il coraggio di dire la verita’, sapendo che il voto dei 5 Stelle e’ stato alimentato da noi. C’e’ una questione nazionale che si deve raccordare alla funzione che deve avere il Pd, e questo problema non si risolve decidendo se il Pd dev’essere maggioritario o proporzionalista e senza una riflessione su cos’e’ oggi l’Europa”.

Adamo si e’ soffermato poi sui temi di attualita’ politica regionale: “Non sono interessato ne’ a cariche di partito ne’ a cariche istituzionali: mi sono dimesso dall’attivita’ in prima persona ma comunque non mi dimetto dalla passione politica. Quanto al tema dei vitalizi, il Pd – ha rilevato l’ex vicepresidente della Regione – decida liberamente quello che c’e’ da fare, ma con testa e ragionevolezza, senza demagogie da strapazzo ma con grande attenzione: sono disponibile affinche’ il Pd lavori per abrogare i vitalizi, anche degli ex consiglieri regionali, se si trova la strada normativa, ma questa questione va cacciata dal campo, perche’ non e’ una questione da cui far partire un ragionamento sulla Calabria”. Adamo ha poi elogiato “il presidente Oliverio, che – ha proseguito – ha destrutturato la vecchia Regione, e sta dimostrando cultura di riforma, e questo deve fare una giunta di sinistra. Onore a Scopelliti che si trova in carcere: gli va dato atto di aver rispettato la legge, se ne e’ assunto la responsabilita’, ma alla Regione le macerie ancora devono essere spalate. Il tema che abbiamo davanti e’ come ci giochiamo la sfida in Calabria: un ciclo di governo ha bisogno di anni, e ai calabresi dobbiamo dire che candidiamo un ciclo di governo, quello di Oliverio, che – ha spiegato il dirigente del Pd – ha avviato un cambiamento che non ha pari nella storia del regionalismo calabrese e che non ha alternative. Non e’ un’alternativa Occhiuto, perche’ chissa’ cosa ne pensa Abramo, non e’ un’alternativa Forza Italia, che non e’ messo meglio di noi: la partita e’ tra noi e i 5 Stelle, e noi siamo uno schieramento che ha una carta da mettere in campo”. Quanto al tema del congresso, Adamo ha osservato: “O si accoglie il congelamento della segreteria come prevede il partito nazionale o si va al congresso, cercando di farne un grande appuntamento politico, non necessariamente limitato a un solo giorno, e una grande opportunita’ politica, azzerando tutto il tesseramento fino al 2017 e – ha concluso l’ex vicepresidente della Regione – senza fare la guerra ad ammazzarci”.