Pd: Guccione, voto 4 marzo avviso di sfratto per Oliverio

Lamezia Terme (Catanzaro)  – “La disfatta elettorale mette in discussione il progetto stesso del Pd”. Lo ha detto il consigliere regionale del Pd, Carlo Guccione, intervenendo all’assemblea del partito in corso di svolgimento al centro agroalimentare di Lamezia Terme. “Il Pd – ha esordito Guccione – deve cambiare il Paese e doveva essere una risposta alla crisi della politica e anche della sinistra, ma dopo 11 anni questo progetto e’ stato messo in discussione dal voto: se non partiamo da qui non comprendiamo la portata del momento. Il voto ha poi spazzato via un’intera classe dirigente del Mezzogiorno, nonostante la congiuntura favorevole che vedeva tutte le Regioni del Sud a guida Pd e un governo nazionale a guida Pd. In Calabria, in particolare, il voto – ha sostenuto ancora il consigliere regionale – e’ stato un avviso di sfratto per la Giunta Oliverio e per il centrosinistra, e se nel governo della Regione continuiamo con questo tran tran di ordinaria amministrazione e nel segno della continuita’ con il passato non risponderemo alla richiesta di cambiamento espressa dai calabresi. E anche nella sanita’ – ha rilevato Guccione – abbiamo registrato una grave sconfitta: il presidente della Regione minaccia di incatenarsi sotto Palazzo Chigi e poi non lo fa da’ l’idea solo di un attacco strumentale e di potere ma ci delegittima agli occhi dei cittadini, che ancora fanno liste di attesa infinite”.

Guccione ha poi aggiunto: “Prima di fare il congresso, dobbiamo avere il tempo necessario per attuare una fase costituente con una serie di passaggi, a partire da una conferenza programmatica: dobbiamo preparare la coalizione che dovra’ presentarsi alle prossime elezioni regionali, e possiamo pensare che la prossima volta sia sufficiente che il presidente della Regione si autocandidi? Io penso che questo ci allontani ancora di piu’ dai calabresi. E’ necessario a mio avviso – ha spiegato il consigliere regionale democratico – verificare se ci sono ancora le condizioni per le quali 11 anni fa il Pd e’ nato: dobbiamo sporcarci le mani nel disagio sociale, perche’ se si continua a dire che la Calabria ha a disposizione 10 miliardi di risorse ma dopo tre anni e mezzo di governo regionale la vita materiale dei calabresi e’ peggiorata, i calabresi non ci voteranno mai. Chiediamoci perche’ i 5 Stelle volano anche in Calabria. Allora, se c’e’ questo lavoro preparatorio siamo disponibili a dare una mano e a partecipare, se invece si vuole fare il congresso a giugno, io e penso anche i miei compagni non saremo della partita, perche’ – ha concluso Guccione – non vogliamo assistere in modo inerme alla morte del Pd”.