Regione: Dieni, centrosinistra abbia coraggio e sfiduci Oliverio

Catanzaro – “Per una volta siamo d’accordo con Oliverio: se davvero nel consiglio regionale della Calabria non esiste piu’ una maggioranza, i rappresentanti del centrosinistra abbiano il coraggio di sfiduciare formalmente il governatore e di far tornare i cittadini al voto”. Lo dice la deputata del Movimento 5 Stelle Federica Dieni. “Ormai da mesi – prosegue la parlamentare – siamo costretti ad assistere all’indegno spettacolo di una presunta maggioranza in perenne conflitto con il presidente della Regione. I motivi sono diversi e spesso non hanno nulla a che fare con i supremi interessi dei calabresi: l’esclusione degli eletti dalla giunta, un accentramento di poteri senza precedenti nelle mani del governatore, scarse garanzie di una ricandidatura alle prossime regionali. Sono queste le cause principali di una guerra civile perenne che ha come risultato finale il totale immobilismo della massima assemblea legislativa regionale, i cui rappresentanti sembrano piu’ interessati al loro riposizionamento politico che alle sorti della Calabria. La conseguenza – continua Dieni – e’ che ad ogni seduta del consiglio regionale si ripropone sempre lo stesso scenario: l’aula semivuota e i pochi provvedimenti predisposti dalla giunta approvati grazie al voto della (presunta) minoranza di centrodestra. Di fatto, la maggioranza che ha vinto le elezioni del 2014 non esiste piu’. Sarebbe dunque un fatto di responsabilita’ politica ammettere il fallimento dell’intero centrosinistra calabrese che, per una volta almeno, dovrebbe provare un sussulto di orgoglio e mettere fine a questo teatrino, come lo ha definito lo stesso Oliverio”.

La deputata 5 stelle aggiunge: “I consiglieri “ribelli”, che molto probabilmente sono piu’ numerosi di quelli fedeli al governatore, abbiano allora il coraggio di usare gli strumenti a loro disposizione e di ufficializzare la crisi di governo. Lo Statuto della Regione Calabria (articolo 37, comma 2) prevede l’istituto della sfiducia nei confronti del presidente della giunta; una mozione che, se approvata, comporta le dimissioni obbligatorie del governatore e lo scioglimento del consiglio regionale (articolo 33, comma 5). Resta da capire – conclude – se i rappresentanti del centrosinistra avranno davvero la volonta’ di mandare in soffitta questa sciagurata legislatura o se invece preferiranno continuare con questo gioco ipocrita, che mentre blocca la Calabria salva la loro poltrona”.