Sanità: (M5S) interpella governo sui dg inadempienti

Roma – Il governo ha assicurato un intervento deciso sulla disciplina che regola la decadenza dei direttori generali inadempienti delle aziende sanitarie, la quale lascia autonomia alle Regioni, anche nel caso della Calabria, in cui 7 aziende su 9 mantengono i bilanci in rosso». Lo affermano, in una nota, i deputati M5s in commissione Sanità Francesco Sapia e Dalila Nesci, che stamani hanno illustrato alla Camera un’interpellanza urgente sulla mancata attivazione, da parte del governatore Mario Oliverio e del commissario governativo Massimo Scura, della decadenza dei direttori generali delle aziende sanitarie calabresi in disavanzo di bilancio. «Nella sua risposta, il sottosegretario alla Salute Armando Bartolazzi ha ribadito – proseguono i 5stelle – che il governo assumerà iniziative importanti sulla struttura commissariale e di fatto certificato che Scura ha omesso di promuovere la decadenza dei 7 direttori generali delle aziende con i bilanci negativi. Con questo elemento decisivo, integreremo il nostro esposto alla Procura di Catanzaro». Durissimi gli interventi di Nesci, che ha illustrato l’interpellanza, e di Sapia, che ha replicato al sottosegretario Bartolazzi. I due parlamentari hanno sollecitato le conclusioni dell’ispezione ministeriale sulla Chirurgia di Crotone e di quella dei Nas sulle medicazioni ortopediche con i cartoni all’ospedale di Reggio Calabria. «Nelle aziende calabresi – ha detto Nesci – ci sono depressi da lavoro o tesserati di partito ai vertici; furbetti del cartellino pluripremiati; responsabili amministrativi fatti a seguito di sospetti concorsi interni; direttori sanitari privi di requisiti; direttori di distretto incaricati con procedure infine censurate dalla magistratura; medici condannati in Cassazione per omicidio colposo ma rimasti al loro posto; direttori generali che avviano concorsi per la direzione di reparti inesistenti e che ammettono la carenza di presidi ortopedici e scaricano le responsabilità sugli altri». Sapia ha attaccato il dg dell’Asp di Crotone, Sergio Arena, il quale, «trascinato l’ospedale dentro un pesante disavanzo di bilancio, invece che ringraziare Giuseppe Brisinda», primario chirurgo dell’ospedale crotonese, «sta provando a licenziarlo». «Sulla vicenda del Marrelli Hospital – ha proseguito Sapia – Arena non è stato conseguente con una sua deliberazione del marzo 2017, relativa al fabbisogno di prestazioni. A riguardo ha omesso di chiedere il relativo budget al commissario Scura». «A noi – ha concluso il deputato – non resta che chiedere un intervento forte e radicale del ministro della Salute e dell’intero governo».