Regione: il 2019 e’ l’anno del voto, i partiti affilano le armi

Catanzaro – L’anno appena iniziato sara’ l’ultimo della decima legislatura regionale. Il dibattito politico e’ monopolizzato dalla vicenda giudiziaria che, da meta’ dicembre, coinvolge il presidente della Regione, Mario Oliverio, del Pd, indagato con le accuse di abuso di ufficio e corruzione nell’ambito di un’inchiesta della Dda di Catanzaro su presunti appalti “pilotati” e attualmente in regime di obbligo di dimora nel suo comune di residenza, San Giovanni in Fiore (Cosenza).
Nei giorni scorsi l’opposizione di centrodestra in Consiglio regionale, rappresentata dai gruppi di Forza Italia, Casa delle Liberta’ e Misto, ha chiesto al governatore di “fare un passo indietro”, in modo da “evitate una lunga agonia politico-istituzionale che potrebbe avere effetti devastanti per il futuro”. In difesa di Oliverio si sono invece schierati i capigruppo della maggioranza di centrosinistra alla Regione (Sebi Romeo del Pd, Giuseppe Giudiceandrea dei “Democratici progressisti”, Orlandino Greco di “Oliverio Presidente”, Giovanni Nucera de “La Sinistra” e Flora Sculco di “Calabria in Rete”) secondo i quali non ci sono le ragioni per un’interruzione anticipata della legislatura.
Lo stesso governatore, che ha gia’ piu’ volte rivendicato la sua estraneita’ ai fatti contestati dalla magistratura, ha chiaramente affermato che “la Calabria e’ governata e ha gli organi democraticamente eletti nella pienezza delle funzioni”, facendo intendere di non avere alcuna intenzione di dimettersi.
Per i prossimi giorni, secondo fonti accreditate, non e’ escluso che possa esere convocato un vertice di maggioranza finalizzato a individuare il percorso futuro della legislatura regionale. Tra le ipotesi allo studio del governatore e della sua coalizione c’e’ anche quella dell’individuazione di una figura “politica” che faccia da raccordo tra la Giunta e il Consiglio regionale, nel quale la maggioranza di centrosinistra, oggi, ha numeri inferiori a quelli di inizio legislatura, dopo la composizione di un gruppo, “Moderati per la Calabria”, che ha assunto una pozione autonoma rispetto alla coalizione governativa.

Sul piano dei contenuti, l’Assemblea legislativa calabrese. nel 2019. e’ chiamata, essenzialmente, a completare alcune riforme anche di carattere istituzionale, come la modifica della nuova legge elettorale e l’introduzione della doppia preferenza di genere, tema quest’ultimo al centro di alcune proposte di legge che peraltro ancora non sono arrivate all’esame dell’aula. Nel 2019, l’attivita’ istituzionale della Regione si intreccera’ inevitabilmente anche con le dinamiche politiche legate agli appuntamenti elettorali delle Europee, prima, e delle Regionali sul finire dell’anno. L’attenzione principale, ovviamente, e’ riservata dai partiti alle Regionali.
Nelle scorse settimane, Forza Italia ha gia’ indicato nel sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, il prossimo candidato governatore, ma il nome dovra’ essere valutato anche nel contesto della coalizione, che comprende Fratelli d’Italia e una Lega che, in Calabria, viene data in espansione, e anche all’interno del partito berlusconiano non mancano altri “pretendenti”.
Sul fronte del centrosinistra, per le Regionali si attendono le mosse del Pd, che tra l’altro sara’ impegnato anche nei congressi nazionale e regionale, e dello stesso Oliverio, che lo scorso settembre, nel corso di un’assemblea con numerosi sindaci calabresi, ha manifestato la disponibilita’ a una ricandidatura alla guida della Regione: molto, ovviamente, dipendera’ anche dall’evoluzione, nei prossimi mesi, della vicenda giudiziaria che riguarda il governatore.

Quanto al Movimento 5 Stelle, al momento alle Regionali il percorso dei pentastellati e’ quello di una corsa in autonomia, con un proprio candidato alla presidenza della Giunta da selezionare con le tradizionali procedure on-line. Ma nel 2019, sull’intero quadro politico regionale avra’ un peso determinante anche il tema della sanita’, alla luce della recente nomina, da parte del governo nazionale, della nuova struttura commissariale per l’attuazione del Piano di rientro, con la contestuale rimozione del precedente commissario, Massimo Scura, la cui gestione e’ stata caratterizzata da un lungo conflitto con lo stesso governatore Oliverio: dopo l’Epifania e’ previsto l’insediamento ufficiale del nuovo commissario, il generale dei carabinieri Saverio Cotticelli, affiancato dal sub commissario Thomas Schael, gia’ conosciuto in Calabria per aver rivestito, a meta’ degli anni 2000, il ruolo di direttore generale dell’Asp di Crotone. I nuovi vertici commissariali saranno chiamati a scongiurare alla Calabria, nel 2019, i due rischi paventati dai tavoli interministeriali di verifica a causa del mancato rientro dal debito sanitario e del mancato raggiungimento dei Lea: il nuovo blocco del turn over e l’aumento delle aliquote di Irpef e Irap.
Al centro dell’attenzione ci saranno anche i rapporti tra i nuovi commissari alla sanita’ e la politica calabrese, considerando che, all’esame del Consiglio regionale, ci sono due proposte di legge di particolare rilevanza: quella sull’integrazione tra le aziende ospedaliere di Catanzaro, il “Pugliese” e il Policlinico universitario “Mater Domini”, e quella sull’accorpamento degli ospedali “spoke” agli ospedali “hub” di rango regionale di Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria.