Autonomia: Consiglio regionale Calabria “diffida governo”

Reggio Calabria  – Al termine di un dibattito durato circa quattro ore, il Consiglio regionale della Calabria ha approvato, all’unanimita’, una risoluzione nella quale “diffida il governo nazionale a predisporre atti che prevedano trasferimenti di poteri e risorse ad altre Regioni prima della definizione dei livelli essenziali delle prestazioni”. E’ stato questo l’esito dell’odierna seduta dell’assemblea legislativa calabrese: la risoluzione, nella quale sono confluite le varie mozioni presentate sul tema del regionalismo differenziato dai consiglieri regionali, sara’ trasmessa alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Nel documento, letto in aula presidente del Consiglio regionale, Nicola Irto, e’ scritto che l’assemblea calabrese “si impegna ad attuare tutti i passaggi per un’iniziativa legislativa da presentare alle Camere in direzione di un regionalismo solidale, e ad attivare la richiesta di forme e condizioni di autonomia ex articolo 116, comma terzo, della Costituzione, assicurando il necessario coinvolgimento d elle autonomie locali e a promuovere una conferenza degli uffici di presidenza dei Consigli regionali di Campania, Basilicata, Puglia, Abruzzo, Molise, al fine di perseguire eventuali convergenze tra le Regioni del Mezzogiorno”, prevedendo “il supporto di esperti da affiancare ai lavori delle Commissioni Affari istituzionali e Bilancio del Parlamento per determinare le risorse finanziarie da assegnare dallo Stato alla Regione necessarie all’esercizio delle ulteriori forme di autonomia”. Con la risoluzione, il Consiglio regionale – si legge ancora – “diffida il governo nazionale a predisporre atti che prevedano trasferimenti di poteri e risorse ad altre Regioni sino alla definizione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale”. Alla parte conclusiva del dibattito, al quale ha partecipato anche il governatore Mario Oliverio, tornato in aula per la prima volta dopo essere stato coinvolto in un’inchiesta giudiziaria, sono intervenuti anche i consiglieri regionali Domenico Tallini (Forza Italia), Gianluca Gallo e Giuseppe Peda’ (Casa delle Liberta’), Orlandino Greco (Oliverio Presidente), Arturo Bova (Democratici Progressisti),