Europee: Granato (M5S), Regione ha violato norme par condicio

Catanzaro  – La senatrice M5S Bianca Laura Granato, segretaria della commissione Istruzione pubblica e Beni culturali, ha reso noto, con un comunicato, di avere segnalato al Comitato regionale per le comunicazioni (Corecom) una serie di recenti comunicati e articoli pubblicati nella sezione Ufficio stampa del portale web della Regione Calabria, chiedendo di verificarne “la compatibilità con la normativa sulla par condicio in relazione all’avvenuta convocazione dei comizi per le elezioni dei membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia e di procedere alle sanzioni per gli eventuali abusi riscontrati. La legge – precisa la senatrice del Movimento Cinque Stelle – è molto chiara. Dalla data di convocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura delle operazioni di voto è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione, meno che quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni. Ciononostante – spiega la parlamentare – sul sito istituzionale della Regione Calabria ho individuato almeno 14 note, rese pubbliche dopo la convocazione dei comizi elettorali per il rinnovo del Parlamento europeo, di puro contenuto politico e forma non impersonale. Le stesse non sembrano indispensabili per l’efficace assolvimento delle funzioni dell’amministrazione regionale. In particolare – evidenzia la senatrice – ne compare una sull’aeroporto di Crotone con considerazioni sul parere negativo del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture circa l’avvio della Conferenza dei servizi per i nuovi voli. La nota, non firmata, contiene duri giudizi politici, sconfinanti quasi nello sberleffo di parlamentari M5S. In proposito non si capisce nemmeno chi parli: se il governatore regionale, l’ufficio stampa, una persona fisica o un organismo pubblico. Ho la sensazione – conclude Granato – che il governatore Mario Oliverio sia accecato dalla volontà di ricandidarsi, al punto da spingere la propaganda politica oltre ogni limite, come peraltro è avvenuto con la favola dell’ammodernamento della rete ospedaliera calabrese, per cui ha riferito di oltre 700 milioni disponibili, virtuali come i soldi del Monopoli”.