Aeroporto Crotone: Barbuto, “Inerzia Regione vanifica finanziamenti”

Catanzaro  – Un atteggiamento “di assoluta inerzia” da parte della Regione “rischia di frustrare definitivamente lo stanziamento dei nove milioni di euro previsto in favore dello scalo crotonese nella Finanziaria approvata a fine dicembre 2018 e voluta dal Governo del Cambiamento, su forte impulso del Ministro dei Trasporti M5S Danilo Toninelli”. Lo afferma, in una nota, la deputata Elisabetta Barbuto (M5S), secondo la quale “la Regione, dopo quasi sei mesi dall’approvazione della Legge di Bilancio, continua, incomprensibilmente, a non trasmettere quanto richiesto dal Ministero dei Trasporti al fine dell’istruzione della conferenza dei servizi prodromica all’individuazione delle tratte e, conseguentemente, all’espletamento dei bandi di gara per l’assegnazione del relativo servizio”. Barbuto fa rilevare che “era fine marzo quando la Direzione Generale per gli Aeroporti ed il Trasporto aereo del ministero aveva contestato alla Regione Calabria, portandone a conoscenza il ministro stesso, l’Enac e la Sacal, la nota che, in data 20.02.2019, era stata inviata allo stesso ministero in merito ad una prima ipotesi di dimensionamento dell’imposizione degli oneri di servizio relativamente all’aeroporto di Crotone rilevandone la assoluta. I funzionari del ministero, infatti, avevano già incontrato l’assessore Regionale ai Trasporti unitamente al presidente della Sacal nel mese di gennaio , invitandolo ad inviare preventivamente uno studio dettagliato e motivato della potenziale domanda di trasporto relativa alle rotte prescelte al fine di consentire una adeguata preventiva istruzione finalizzata alla successiva conferenza dei servizi e ad una corretta formulazione dei successivi bandi di gara anche alla luce delle note posizioni dell’Europa sulla decisione in materia di aiuti di stato”.
Ma, scrive ancora Barubuto, “anziché provvedere in tal senso, la Regione Calabria si limitò ad inviare una nota assolutamente insipiente ed assolutamente insufficiente allo scopo in esito alla quale il Ministero si vide costretto a ricordare con molta chiarezza quali fossero e siano, tuttora, i criteri che la Corte dei Conti europea indica per l’imposizione degli oneri di servizio. In seguito a tale missiva, buona parte degli interventi di quei giorni si incentrarono ovviamente, anziché sulle carenze della richiesta e della documentazione prodotta dalla Regione Calabria, sul presunto ripensamento del ministro Toninelli che, secondo i consueti detrattori, avrebbe tentato di eludere nei fatti l’assegnazione dei fondi stanziati in legge di bilancio per lo scalo crotonese. Per coprire le proprie omissioni – continua – e memori che la miglior difesa è l’attacco, si misero velocemente all’opera la stessa Regione in persona del suo presidente e tutto il suo entourage gridando ai quattro venti la propria indignazione e distribuendo addirittura, affinché tutti lo ammirassero, il mediocre lavoro sul quale, a loro avviso, avrebbe dovuto basarsi un bando di gara da vagliare in sede europea. Insomma ipse dixit. Niente di nuovo sotto il sole calabro”.