Corruzione: Di Maio, “Lega, FI e Pd si sono tenuti gli indagati”

Cosenza – “Forza Italia, Lega e Pd, tutti quanti hanno reagito rispetto agli scandali di corruzione, questa nuova tangentopoli scoppiata in Italia dalla Lombardia alla Sicilia, tenendosi iscritti ai partiti quelli che sono coinvolti nelle inchieste. Ma non è questo il modo di reagire in un Paese che ha un’emergenza: la corruzione”. Così Luigi Di Maio, oggi a Cosenza, parlando dei temi della corruzione. Di Maio ha fatto anche esplicito riferimento al presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, indagato in diverse inchieste dalla Procura di Catanzaro. “La corruzione sono le nostre strade piene di buche, sono le scuole che cadono a pezzi, – ha detto Di Maio – la corruzione ci ha divorato miliardi di euro delle nostre tasse”. “Zingaretti doveva espellere il vostro presidente di Regione dopo la prima inchiesta per corruzione – ha detto Di Maio – perché con la corruzione non c’entra niente il terzo grado di giudizio”. “Anche da noi c’è chi sbaglia, ma chi sbaglia lo metto fuori in 30 secondi, e questo credo sia un valore – ha detto Di Maio – non un insulto”.

Dl Sicurezza bis: Di Maio, “Emergenza è Decreto famiglia”
“Penso che questo decreto sia stato scritto già due volte, e adesso c’è una nuova versione. Quando siamo pronti, andiamo, ma lo decideranno i tecnici e una volta risolti i dubbi di costituzionalità”. Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio, oggi a Cosenza, parlando del Decreto Sicurezza. “A me interessa far approvare il decreto famiglia, qualcuno dice di aspettare dicembre per quantificare questo miliardo di euro di risparmio sul reddito di cittadinanza – ha detto Di Maio – ma io ho un’emergenza: l’Italia è l’ultimo Paese che fa figli in Europa, ha bisogno di questo decreto perché su pannolini, asili nido e baby sitter dobbiamo aiutare le giovani coppie che fanno figli e quelle che già hanno figli”.

Reddito: Di Maio, “Nessuno ha rinunciato, in giro fake news”
“Non abbiamo mai avuto notizie di rinunce del reddito di cittadinanza”. Lo ha detto oggi, a Cosenza, il vicepremier Luigi Di Maio, parlando con i giornalisti. “Quella che parlava di 120 mila rinunce era una fake news totale – ha detto Di Maio – io invece ho visto tanta gente che chiede di accedere a questo strumento, abbiamo respinto il 25 per cento delle richieste perché non c’erano i requisiti, carabinieri e guardia di finanza stanno facendo i controlli e hanno trovato persone che lavoravano in nero, e gli abbiamo revocato la card, e c’è chi ha trovato lavoro grazie al reddito di cittadinanza e quindi sta restituendo la card”.

 

Sanità: Di Maio, “E’ stato il bancomat di tanti politici”
“A me dispiace dover raccontare in giro per il mondo che in Italia c’è bisogno di commissariare la sanità di una Regione mettendoci a capo un generale dei carabinieri”. Lo ha detto oggi Luigi Di Maio, in riferimento al commissariamento della sanità calabrese, in un’affollata sala del cinema Italia, alla presenza dei candidati alle Europee e alle amministrative. “L’abbiamo dovuto fare – ha aggiunto – perché per 30 anni la vostra sanità è stato il bancomat che ha consentito a tanti politici di diventare quello che sono, e sono tutti coinvolti, dalla destra alla sinistra”.