Sanità: Guccione, “Si aggrava situazione Asp Cosenza”

Catanzaro  – “Sanità calabrese ancora nel caos. La situazione dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza si è aggravata ancora di più e oggi siamo alla paralisi più totale con una vacatio nella direzione generale e senza alcuna rappresentanza legale”. Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale Carlo Guccione, che aggiunge: “Mancano farmaci, in particolare quelli oncologici, gli stipendi dei medici di famiglia sono bloccati, chiudono alcune sale operatorie degli ospedali Spoke. Così come vengono chiusi i punti nascita all’indomani di eventi tragici, per poi scoprire che in quel punto nascita dovevano essere sospese le attività per mancanza dei requisiti minimi e carenze strutturali, come hanno verificato le ispezioni dell’Asp di Cosenza e del Ministero. Dopo le dimissioni del reggente Sergio Diego, che ha rassegnato l’incarico, lasciando senza alcun governo la più grande Asp della Calabria, già da mesi senza una guida e con un manager che garantiva a malapena l’ordinaria amministrazione, le cose – denuncia Guccione – non sono cambiate. Anzi. Uno scambio di comunicazioni ufficiali tra il commissario ad acta per il Piano di rientro Saverio Cotticelli, il dirigente generale del Dipartimento Tutela della Salute della Regione Antonio Belcastro, il dirigente reggente dimissionario dell’Asp Sergio Diego e il referente sanitario Guglielmo Cordasco fa capire con chiarezza che la situazione è più che peggiorata”.
Per Guccione “siamo alla tragicomica se non fosse che ci troviamo di fronte all’Azienda sanitaria provinciale tra le più grandi d’Italia che gestisce tre ospedali Spoke e una popolazione di 750mila abitanti. Oggi questa situazione rischia di mettere in serio pericolo la salute dei cittadini e si configura un’interruzione di pubblico servizio visto che in questo momento non c’è nessuno a capo di questa importante Asp. Le cose – conclude – non possono essere lasciate così neanche per un minuto in più”.