Autobomba Limbadi: Bova, Regione si costituisca parte civile

Catanzaro – “La Regione si costituisca parte civile” nel processo sull’omicidio di Matteo Vinci, il 42enne ucciso a Limbadi (Vibo Valentia) da un’autobomba il 9 aprile 2018. Lo afferma il presidente della Commissione regionale anti-‘ndrangheta, Arturo Bova. “Ieri – prosegue Bova – nell’aula della Corte di assise di Catanzaro, il Comune di Limbadi era presente e pronto a costituirsi parte civile. Incombenza che, a seguito del rinvio del procedimento, sarà adempiuta alla prossima udienza. Nessuno, invece, era presente per la Regione Calabria. Un’assenza molto pesante e destinata ad alimentare nuovamente le polemiche già erano accese all’indomani dell’udienza preliminare. Oggi, come allora, ribadisco la mia indignazione per questa grave omissione della Giunta regionale. Stavolta, però, non mi fermerò alla richiesta di chiarimenti ‘verbali’ perché il processo per l’omicidio Vinci, anche per il notevole risalto mediatico nazionale, impone una risposta concreta, di immagine e di sostanza, da parte della Regione. Spero – continua il presidente della Commissione regionale anti-‘ndrangheta – che si possa parlare di macroscopica svista”. Bova auspica che “il presidente Oliverio riservi attenzione alle mie sollecitazioni, anche perché il rinvio dell’udienza consente adesso alla Regione Calabria di riparare al proprio errore costituendosi parte civile alla prossima udienza. Sono sicuro che questa mia sollecitazione accorata troverà riscontro proprio nella volontà del presidente della Giunta regionale il quale non ha mai autorizzato o tollerato simili omissioni. Certo, se in passato mi avesse dedicato un minimo di attenzione, oggi certi errori non sarebbero stati commessi”.