Sanità: Granato (M5S), in Calabria pochi posti per pazienti autistici

Catanzaro – «E’ ormai divenuta insostenibile e sistemica la carenza di posti disponibili per il supporto ai pazienti autistici in strutture pubbliche o private convenzionate in Calabria. Per questo ho già presentato un’interrogazione al ministro della Salute poiché intendo avere chiarimenti al riguardo». Lo afferma, in una nota, la senatrice Bianca Laura Granato (M5S), segretaria della commissione Istruzione pubblica e Beni culturali, che prosegue: «Questo problema, che ha valenza anche regionale, è particolarmente sentito nel capoluogo. I posti accessibili nelle strutture pubbliche sono pochi ed esiste un solo centro privato accreditato. Conseguentemente tutto il carico della gestione dei pazienti affetti da Disturbo dello Spettro Autistico ricade sulle famiglie, che, di fatto, vengono chiamate ad esercitare una funzione sostitutiva con tutto ciò che ne consegue. Si crea, inoltre, una sperequazione tra chi può permettersi di pagare anche rette da 800-1000 euro per i trattamenti necessari, rivolgendosi a strutture non convenzionate, e chi, per motivi economici, non può fare altrettanto. Se un paziente – sottolinea la parlamentare – non viene seguito nel modo più opportuno fin dalla tenera età da specialisti ed in apposite strutture, si ha un progressivo aggravamento della sua condizione, e questo sta diventando un discrimine inaccettabile per le famiglie con disagio economico che non hanno accesso a questi servizi. Questa condizione di esclusione pregiudica pericolosamente la qualità della vita e la capacità lavorativa degli altri componenti dello stesso nucleo familiare”.

La causa scatenante di tale criticità, continua la parlamentare, “è che la Regione Calabria non ha ancora recepito la Legge 134 del 18 agosto 2015, promulgata dal Consiglio dei ministri, in materia di diagnosi, cura e abilitazione delle persone con disturbi dello spettro autistico ed assistenza alle famiglie poiché la correlata Legge regionale 57 è ancora in attesa di essere approvata dall’Aula consiliare…e sono già passati 4 anni. Questi sono i motivi che mi hanno spinto – conclude Granato – ad interrogare il ministro: per sapere, cioè, se è a conoscenza di queste criticità e se non ritenga necessario intervenire per garantire i livelli essenziali di assistenza ai pazienti autistici in Calabria, e, nello specifico, in provincia di Catanzaro».