Regionali: Calabria, ancora no data voto, coalizioni sempre divise

Catanzaro – La perdurante incertezza sulla data del voto e le divisioni negli schieramenti sulle candidatura alla presidenza della Regione e sul perimetro delle alleanze, Il quadro politico calabrese in vista delle elezioni regionali registra ancora molte incognite e nessun sostanziale passo avanti rispetto alla scorsa settimana, confermando le difficoltà del centrodestra, del centrosinistra e del Movimento 5 Stelle di fare scelte definitive, chiaramente rinviate a dopo le elezioni in Umbria, diventate il passaggio decisivo anche per la conclusione delle trattative in Calabria.

 

Negli ultimi giorni, il dibattito si è aspramente acceso nel campo del centrodestra, dopo che la Lega ha esplicitamente posto il “veto” alla candidatura alla presidenza della Regione del sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, indicato dai coordinamenti nazionale regionale di Forza Italia Occhiuto: il no dei salviniani, inoltre, è diventato più forte all’indomani della decisione della Corte dei Conti di dichiarare il dissesto del Comune di Cosenza guidato da Occhiuto, il quale ha ribadito, con una nota ufficiale e anche un lungo post su facebook, la sua volontà di non fare alcun passo indietro e di candidarsi alla presidenza della Regione. Nel centrodestra, quindi, non mancano le tensioni, con Forza Italia che in ogni caso rivendica la titolarità della scelta del candidato governatore: si attendono anche i movimenti di Fratelli d’Italia, partito dato in forte crescita in Calabria, rimasto ancora neutrale nello scontro tra forzisti e leghisti. Anche nel campo del centrosinistra, tuttavia, la situazione è sempre molto confusa: il tema del contendere riguarda la ricandidatura del governatore udente Mario Oliverio, sostenuta da una parte del Pd e da altre forze del centrosinistra ma non dalla segreteria nazionale democrat, che punta a un rinnovamento e alla possibilità di un’alleanza, anche in Calabria, con il Movimento 5 Stelle.

Nei giorni scorsi il governatore Oliverio ha incontrato una decine di partiti e movimenti della coalizione che lo sostenne nella sfida vittoriosa di cinque anni fa, ribadendo di essere in campo quale candidato governatore: il 26 ottobre è in programma un’assemblea sul programma elettorale che il governatore uscente si propone di presentare ai calabresi. A fronte dell’atteggiamento di Oliverio, non si registra, tuttavia, un cambio di posizione da parte del Pd nazionale, che continua a lavorare per un’intesa, anche in Calabria, con il Movimento 5 Stelle, intesa tuttavia avversata dalla gran parte degli attivisti e dei parlamentari calabresi M5S, favorevoli invece a una corsa in autonomia o a una corsa insieme a liste civiche senza colori politici: a creare ulteriori tensioni tra i pentastellati, inoltre, anche l’intenzione della parlamentare Dalila Nesci di candidarsi alla Regione, possibilità che però il capo politico M5S Luigi Di Maio ha già escluso. Nel campo del centrosinistra, inoltre, c’è attesa per capire come si muoverà anche sui territori “Italia Viva” di Matteo Renzi, che in Calabria negli ultimi tempi sta registrando importanti adesioni, tra cui quella dell’ex ministro Maria Carmela Lanzetta: per le Regionali i renziani calabresi attendono indicazioni dalla “Leopolda 10”, in corso di svolgimento a Firenze. Nel complesso, comunque i giochi in Calabria sono ancora tutti aperti anche per l’incertezza sulla data del voto, al punto che la gran parte degli analisti politici ritiene plausibile uno slittamento delle Regionali al prossimo mese di gennaio, anche se resta ancora aperta la “finestra” del 15 dicembre: finora il presidente della Regione Oliverio non ha ufficializzato la data, dicendo che comunque “sarà decisa in modo chiaro, trasparente, secondo legge e senza colpi di mano”, ma sotto questo aspetto novità potrebbero esserci nella seduta del Consiglio regionale di martedì 22 ottobre, che all’ordine del giorno ha anche la variazione di bilancio legata al finanziamento delle spese elettorali delle Regionali. In questo quadro di complessiva incertezza, invece, proseguono la loro azione i due candidati governatori che si sono già presentati ufficialmente ai calabresi e che correranno in autonomia: il geologo Carlo Tansi, già direttore della Protezione civile della Regione Calabria, che guiderà la lista “Tesoro Calabria”, e Giuseppe Nucera, già presidente di Confindustria di Reggio Calabria, con “La Calabria che vogliamo”.