Sanità: M5S contro commissario Calabria, propone manager inesperti

Catanzaro  – «Presenteremo un’interrogazione parlamentare riguardo alle proposte del commissario alla Sanità calabrese per la gestione straordinaria delle Asp di Vibo Valentia e Cosenza, nonché degli ospedali di Catanzaro e di Reggio Calabria. Infatti, tra i nominativi individuati per la guida di queste aziende ci sono soggetti privi di esperienza di organizzazione sanitaria e figura, peraltro, l’ex presidente dell’Agenas, di cui Andrea Urbani, capo della Programmazione sanitaria nazionale, è stato revisore dei conti». Lo affermano, in una nota, i deputati M5S Francesco Sapia e Dalila Nesci, della commissione Sanità della Camera. «Al di là degli opportuni accertamenti della magistratura – affermano – che riteniamo di dover investire di questo caso, c’è in proposito un problema politico enorme. La Calabria continua ad essere terra di conquista, se una ricercatrice universitaria e commercialista, nel cui curriculum non risulta comprovata esperienza in ambito sanitario, è stata individuata per dirigere l’Asp di Cosenza, se a gestire l’ospedale di Reggio Calabria si vorrebbe un ingegnere, esperto qualificato per le fonti radiogene in strutture sanitarie, e se, addirittura, per timonare l’Asp di Vibo Valentia, che di recente ha attirato perfino l’attenzione di Le Iene, è stato proposto il reggente del policlinico universitario catanzarese, già tra i protagonisti della vicenda della nomina alla Re Artù, che facemmo saltare con specifico esposto alla Procura, del responsabile del polo integrato Inail-Asp di Catanzaro. Il commissario Cotticelli – incalzano i parlamentari del Movimento 5 Stelle – spieghi pubblicamente i motivi alla base delle sue decisioni e dica con chiarezza se sono state ordinate dall’alto, ed eventualmente da chi, oppure se le stesse hanno un fondamento oggettivo e razionale» A quasi un anno dalla nomina di Cotticelli rimangono inalterate e sistemiche le logiche padronali di gestione della Sanità calabrese. Non ci sono fatti concreti e si continua a legittimare paradossi a cielo aperto. Noi – concludono Sapia e Nesci –non saremo complici di questo sfasciume pendulo e a contrasto adotteremo ogni iniziativa utile utilizzando le nostre prerogative parlamentari».