Calabria: Aiello (M5S), più risorse per l’infanzia

Catanzaro – «Esprimo vivo apprezzamento per la recente intesa tra il Comune di Gioia Tauro, l’Unicef e le associazioni per il progetto di riqualificazione ambientale, sociale ed economica “Gioia Tauro Città amica dei bambini 4.0”». Lo afferma, in una nota, Francesco Aiello, candidato alla presidenza della Regione Calabria per l’alleanza civica del Movimento 5 Stelle, che aggiunge: «Occorre puntare sull’educazione dei minori all’ambiente e alla comunità, come sul loro pieno sostegno, intanto economico, per costruire una Calabria diversa, più solidale e più attenta al disagio sociale radicato, finora nell’immobilismo dei vecchi partiti, nei vari territori della regione. Intanto – propone Aiello – occorre aumentare le risorse a disposizione del Garante regionale dell’Infanzia, dato che quelle attuali sono esigue e ciononostante lo stesso ufficio, guidato con competenza e determinazione da Antonio Marziale, è intervenuto in molti casi critici di emarginazione sociale e necessità sanitarie di minori, tutelati da norme specifiche spesso ignorate dalla politica e dalle amministrazioni pubbliche».

«Nelle città calabresi – continua Aiello – esistono realtà degradate quanto dimenticate. Penso ai quartieri periferici di Crotone, Cosenza, Catanzaro, Vibo Valentia e Reggio Calabria, che richiedono interventi di recupero e dunque investimenti mirati, in primo luogo per la migliore crescita dei minori che vi abitano e la serenità delle loro famiglie. Stiamo studiando misure fattibili e intendiamo collaborare strettamente con il Garante regionale dell’Infanzia, cui vogliamo assicurare risorse adeguate alla funzione essenziale che svolge. Altra urgenza che riguarda i minori – continua Aiello – riguarda la loro l’assistenza e il trasporto scolastico, specie per i più sfortunati con disabilità, nonché la carenza di strutture sanitarie capaci di seguire i bambini affetti da autismo o con altri problemi di salute. Ci stiamo concentrando su come rispondere a queste priorità, che la vecchia politica ha messo da parte in quanto non ha considerato a fondo il valore sociale dell’infanzia e della diversità. Noi stiamo con i più deboli: nel concreto – conclude – vogliamo trasferire nella gestione pubblica il principio cristiano di tutelare i piccoli, per proteggerli dalla criminalità, dalla marginalità e dalle devianze».