Calabria: Berlusconi senza rilancio Sud Italia stato non può andare lontano

Lamezia Terme – (di Giovanni Mazzei) – A tre giorni dal voto in Calabria, il centro-destra arriva in regione con il suo alfiere più rappresentativo, per supportare la candidatura Jole Santelli.
Giunge, infatti, in Calabria e a Lamezia Terme il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi.
Prima del lungo intervento del presidente, una Jole Santelli vistosamente rauca ha salutato il popolo di Forza Italia numerosamente accorso a Lamezia Terme: “Berlusconi mi ha trasmesso ottimismo, non esistono sfide impossibili solo difficili, ma affrontandole con Berlusconi tutto diviene più semplice”.
Continua la Santelli: “purtroppo chi fa una vera campagna elettorale finisce senza voce, ma ho dalla mia parte la voce del popolo, gridate voi per me!”.
Dopo l’intervento della Santelli, il presidente Silvio Berlusconi dà il via a un lungo discorso: “per presentare Jole inizio dai difetti: in 26 anni non me l’ha mai data, ora sarebbe il momento opportuno per approfittarsene visto che è anche senza voce”.
Il popolo di forza Italia risponde con partecipazione a questo ironico spunto di Berlusconi.
“Farò il tifo per vedere Tropea capitale della cultura 2021- continua Berlusconi – una terra con il mare e con i vostri boschi non può essere un importatore di legname: in Calabria vi sono troppe risorse non sfruttate da una cattiva gestione”.
Il presidente si concentra poi sui grandi temi sanità e infrastrutture: “con un territorio così strutturato non si può rinunciare a delle strutture ospedaliere diffuse, per offrire anche ai centri montani le primarie assistenze. Bisogna insistere anche sulle infrastrutture perché è impossibile non avere l’alta velocità fino a Reggio Calabria e reti non elettrificate; Jole in 26 anni di politica è riuscita a creare rapporti e conoscenze che la aiuteranno a risollevare queste situazioni”.
Si parla poi di emergenza lavoro e del conseguente spopolamento: “bisogna introdurre tasse agevolate, e non far pagare le tasse a chi vuole investire in Calabria. Le aziende devono pagare meno tasse per impiegare i giovani, con agevolazioni sul contratto di primo impiego”.
“Gli indicatori della qualità della vita vedono ultime le città calabresi, il porto di Gioia Tauro ha perso prestigio rispetto a Genova, una regione con 800 km di coste non ha sufficienti entrate dal settore della pesca, tutto ciò è il risultato di un governo decisamente inadeguato”.
“Se vinceremo in Calabria avremo con noi tutte le regioni del Mezzogiorno e non appena prenderemo il governo dell’Italia faremo un ministero per il Mezzogiorno, io uomo del nord sono convinto che senza il rilancio del Sud Italia lo stato non può andare lontano”.
“Il nuovo governatore della Calabria dovrà anche cambiare l’immagine della regione, combattendo in primis la ‘ndrangheta, come già facemmo durante i nostri ultimi governi di centrodestra nazionali”.
Pensando all’Italia Berlusconi sottolinea l’inefficienza di sinistra e M5S che, secondo il presidente, hanno portato gli imprenditori italiani nelle condizioni di non poter più investire, con tasse impossibili da sostenere.
Berlusconi poi lascia le questioni calabresi e italiane per allargare lo sguardo a tutta la crisi internazionale: “la Cina è attualmente il nostro grande nemico sta tentando di imporre la propria filosofia, politica, militare e dittatoriale comunista a tutto il mondo libero occidentale. Uno stato che non è amico del cittadino e che tenta di imporgli ogni tipo di oppressione fiscale, giudiziaria e burocratica. Ora hanno anche colonizzato l’Africa, dove ogni tipo di lavoro pubblico è stato appaltato da ditte cinesi, con operai che vengono pagati €150 al mese e lavorano per 12 ore al giorno”.
“I cinesi stanno, tra l’altro, stimolando gli africani a lasciare il proprio territorio per trasferirsi in Italia e in Europa, il paese del benessere. Hanno regalato televisori anche ai più sperduti villaggi, alimentati da batterie caricate tramite un meccanismo a pedali, dove trasmettono immagini che spingono gli abitanti del continente africano a trasferirsi in Italia e in Europa”.
“Tante dinamiche si sono alterate dopo l’assassinio di Gheddafi ordinato da Sarkozy. Bisogna riformare un Occidente forte e compatto, inserendo anche la Russia nell’orbita dei paesi liberi occidentali, non possiamo perderla come fu per la Turchia, che sogna ora di divenire un impero”.
“Bisogna ricostituire un Occidente forte, fiducioso nel libero mercato, garantista nei processi e di ispirazione cristianocattolica; solo rimettendo fuori le armi nucleari possiamo avere un deterrente contro le invasioni delle popolazioni africane,che nei prossimi anni si stima arriveranno a essere 2 miliardi e mezzo”.
Tornando a Jole e la Calabria, Berlusconi conclude: “noi sì che siamo grandi leader, non gli altri. Poi io sono uno dei più grandi imprenditori d’Italia, e non parliamo di donne perché li batto tutti! Domenica votate Forza Italia, e voi giovani ragazze delle prime file convincete a votare anche i vostri ex, noi maschietti faremo lo stesso”.

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