Coronavirus: Misiti (M5S), “Avvocati-avvoltoi contro i medici”

Catanzaro – Avvocati “avvoltoi” “aizzano”, con spot pubblicitari, contro i medici in trincea i cittadini che hanno perso congiunti a causa del coronavirus. La denuncia è del deputato Massimo Misiti (M5S). “Non ci sono parole, non ho parole. È fuori da ogni discussione – afferma – e sotto gli occhi di tutti l’impegno profuso sul campo, o meglio in trincea da parte dei medici, degli infermieri, degli Oss, di tutti coloro che lavorano nel comparto sanitario. Personale che ha messo la propria vita in gioco pur di salvare quella degli altri, soldati che combattono una guerra, una guerra che produce morti, tanti morti, contro un nemico subdolo che non si conosce e che miete centinaia di vite ogni giorno invadendo tutto il mondo. Questi operatori sanitari, anche se sono senza armi, non si tirano indietro. Certo, qualcuno diserta e questa sua azione crea clamore, ma in tanti – sottolinea il parlamentare – offrono la propria professionalità con l’obiettivo di curare e salvare più vite possibili”.
In questo particolare momento, denuncia Misiti, non dovrebbero esserci fazioni politiche, non ci dovrebbero essere quelli che propagandano un maggiore impegno rispetto ad altri non dovrebbero esserci quelli che denunciano solo la malagestione di tutti e di tutto, e lo fanno con i media, pur di aver una ribalta mediatica; non dovrebbero esistere i direttori generali, abili manovratori della calcolatrice e dei tagli; non dovrebbero esistere i perpetui della politica che pretendono di dirigere la sanità senza possedere la benché minima conoscenza dell’emergenza. Siamo tutti arruolati, tutti soldati e tutti insieme dovremmo tendere alla vittoria. Questo particolare stato emergenziale registra la presenza in prima linea dei sanitari, non vi è dubbio”.

In questo frangente, però, “si affaccia una categoria professionale, o meglio – puntualizza il deputato – una parte di essa, che, oltrepassando tutti i limiti dettati anche dall’etica, sfrutta i sentimenti del dolore, del dispiacere, della perdita di un caro, aizzando, comodamente seduta dietro una scrivania, alla vendetta nei confronti di persone che oggi stanno combattendo in trincea, e da tutti definiti eroi, angeli. Questi avvocati – afferma – sarebbe più appropriato definirli “avvoltoi”, sono quelli che per mero profitto economico speculano sul lavoro di professionisti e di istituzioni. I medici ed il personale sanitario c’erano, ci sono e ci saranno. Sono sempre gli stessi uomini e le stesse donne, quelli che nel momento del bisogno e dell’emergenza sono definiti eroi e che nella normalità di tutti i giorni sono stati dimenticati, vessati e spesso accusati di “malpractice””.
A medici e infermieri, dice ancora Misiti, spetta “il triste compito di annunciare la dipartita di un caro. Ma sono anche quelli che con il megafono in corsia hanno esortato alla resistenza e offerto speranza. I medici ed il personale sanitario sono gli uomini e le donne il cui sacrificio non va dimenticato mai. Non è accettabile che usciti da questo tunnel – sostiene – si facciano ricadere tutte le colpe e le responsabilità su chi è stato impegnato a difendere la vita di un popolo, di una nazione intera. E non solo”.