Cura Italia, contributi anche a tirocinanti giustizia

Cosenza – «L’impegno a riconoscere in favore dei tirocinanti della giustizia un contributo economico significa confermare ulteriormente l’attenzione del Governo per questa categoria alla quale, è innegabile, vanno riconosciute le competenze specifiche ormai acquisite e che dovranno essere valorizzate non solo nell’amministrazione della Giustizia, ma in tutte le pubbliche amministrazioni». È quanto dichiarano le portavoce del Movimento 5 stelle alla Camera dei Deputati, Elisabetta Barbuto ed Elisa Scutellà, annunciando l’approvazione di un ordine del giorno nell’articolato del decreto “Cura Italia” che prevede il sostegno reddituale ai tirocinanti della Giustizia.
«L’art. 44 del Decreto Legge “Cura Italia” – dicono le due parlamentari -ha previsto l’istituzione del Fondo per il reddito di ultima istanza per consentire ai lavoratori iscritti alle Casse di previdenza privata, come per l’appunto gli avvocati, di poter accedere al bonus di 600 euro a fronte dell’emergenza epidemiologica in corso. Alla luce di tale previsione abbiamo presentato un ordine del giorno al DL n.18 del 17 marzo scorso che prevedesse, in linea con quanto disposto per il reddito di ultima istanza, un sostegno economico con modalitàanaloghe a quelle adottate per i lavoratori autonomi anche per la categoria dei tirocinanti della Pubblica Amministrazione fra i quali i tirocinanti della Giustizia di cui ci siamo spesso occupati in qualità di componenti della commissione competente. Questi infatti – precisano – come tutti i tirocinanti, giàsottoposti ad una condizione precaria e percependo una esigua indennità, in questa fase storica devono far fronte anche ad una difficile condizione finanziaria dovuta alla sospensione dei tirocini formativi e di completamento e pertanto della relativa indennità».

«L’ordine del giorno che abbiamo presentatoal Cura Italia– aggiungono -ha avuto esito positivo e si pone sulla scia di quello da noi precedentemente avanzato al Milleproroghe, nelle more approvato, che si prefiggeva il fine di valorizzare le esperienze e competenze professionali acquisite dai tirocinanti della giustizia nazionali e regionali nell’ambito delle future procedure assunzionali».