Fase 2: Nesci (FdI), ordinanza Santelli non è “liberi tutti”

Reggio Calabria  – “Con gradualità e prudenza occorre riappropriarci del senso della quotidianità. L’ordinanza regionale emanata dalla Presidente Santelli non può essere contestualizzata nello scenario nazionale. Non si tratta di un ‘liberi tutti’ ma di un attestato di fiducia verso calabresi che, con rigore, hanno rispettato regole e disposizioni per oltre 50 giorni di confinamento”. Lo afferma il Commissario provinciale di Reggio Calabria di Fratelli d’Italia, Denis Nesci.
“A piccoli passi – scrive in una nota – le nostre comunità hanno bisogno di ritornare alla loro ordinarietà, al loro lavoro, se pur nel massimo della prudenza. E’ necessario – continua Nesci – tener conto della curva dei contagi della nostra regione (quasi vicina allo ‘0’ da settimane), che non è la stessa di quella della Lombardia o Emilia Romagna, e nel caso della provincia di Reggio Calabria, da settimane è essenzialmente uguale a ‘0’. Reggio Calabria è stata tra le prime province in Italia ad attutire la sferzata pandemica, e personalmente ho percepito lo sforzo – tra gli altri – di tanti ristoratori, e tanti imprenditori commerciali che, con immenso sacrificio, si sono diligentemente attenuti a tutte le ordinanze. E lo faranno ancora, sono certo. Penso, inoltre, che anche parrucchieri, barbieri ed estetisti debbano avere la possibilità di aprire i propri esercizi, perché con le dovute cautele, potrebbero esercitare la professione nella massima sicurezza. Questo è un comparto dell’artigianato che ne ha assoluto bisogno. Dunque, penso sia oltre modo irresponsabile la scelta del Governo di diffidare la Regione Calabria, per un’ordinanza che non stravolge i DPCM relativi alle restrizioni. Piuttosto allarga il campo per alcuni settori che hanno urgenza di normalità, per non sprofondare nel baratro dei debiti e dei fallimenti”.

Per Nesci “la polemica accesa da parte del Sindaco Falcomatà nelle ultime ore, di certo fa male ai cittadini, perché genera disorientamento e confusione. Del resto – rileva – l’ordinanza regionale non fa altro che dar seguito, effettivamente, alla fase 2, nulla togliendo ai parametri di sicurezza e prevenzione che dettano le linee guida di ogni disposizione. Ma la politica ha la responsabilità delle scelte: la presidente Santelli ha deciso di agire, con tutte le responsabilità che ne derivano. Di certo non si è nascosta nel ‘buio della notte’, anzi, sono stati i nostri membri del Governo a nascondersi dietro le direttive di infinite – e strapagate – task force, per le quali, ad oggi, non se ne ravvede uno straccio di risultato. In Calabria, siamo di fronte ad un tentativo di graduale ritorno alla normalità, pertanto – conclude Nesci – cercare di strumentalizzare politicamente un’ordinanza che spinge in questa direzione, vuol dire far del male alle nostre comunità, la cui tutela della salute deve essere una priorità assoluta per tutti i livelli istituzionali”.