Spostamenti, Nicola Carè (IV): “Buona notizia per gli italiani all’estero”

Catanzaro – “Facendomi interprete delle esigenze dei nostri connazionali che vivono o si trovano al di là delle Alpi, accolgo con soddisfazione quanto previsto dal decreto-legge 16 maggio 2020 n.33dove, tra i vari provvedimenti, figura la ripresa degli spostamenti da e per l’estero dal prossimo 3 giugno”. Lo riferisce il deputato di Italia Viva, Nicola Carè, eletto nella circoscrizione esteroAfrica-Asia-Oceania e Antartide. “Sicuramente una buona notizia – aggiunge – per i numerosissimi italiani all’estero le cui istanze erano state già recepite dal governo attraverso l’accoglimento dell’ordine del giorno numero 93, presentato alla Camera dei deputati e sottoscritto insieme al collega Massimo Ungaro. Con quest’ordine del giorno si chiedeva, infatti, nel caso in cui la situazione sanitaria l’avesse consentito, la possibilità per gli italiani residenti all’estero e iscritti all’Aire di poter ricongiungersicon i loro cari nel paese d’origine, di favorire il rapido riavvio dell’attività educativa delle scuole italiane all’estero di ogni ordine e grado e quello di promuovere, in ambito comunitario, il dialogo tra paesi per il ricongiungimento di coppie e famiglie di diversa nazionalità”.
“Inoltre è opportuno ricordare – sottolinea  Carè – che il decreto legge n. 33,all’articolo 1 comma 4, recita testualmente: ‘Gli spostamenti da e per l’estero potranno essere limitati solo con provvedimenti statali anche in relazione a specifici Stati e territori, secondo principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio epidemiologico e nel rispetto dei vincoli derivanti dall’ordinamento dell’Unione europea e degli obblighi internazionali’.“Queste condizioni – conclude l’On. Carè – impongonoda una parte un forte e doveroso senso di responsabilità da parte di ciascuno di noi, ma dall’altra sancisconoil ripristino dei legittimi dirittidegli italiani residenti all’estero di rientrare in Italia o viceversa consentire agli italiani residenti in patria di andare a trovare i loro cari, lontani dal Paese d’origine”.