Reggio Calabria – “Per mia abitudine, io son fatto così, il nome del candidato sindaco o governatore arriva alla fine di un percorso che prima mette al centro il progetto”. Così il leader della Lega, Matteo Salvini, oggi a Reggio Calabria per l’inaugurazione della segreteria provinciale della Lega, ha risposto alle domande dei giornalisti che chiedevano un giudizio sul ritardo del centrodestra nell’indicare un candidato sindaco da contrapporre all’uscente Giuseppe Falcomatà.
Salvini quindi ha elencato i temi cruciali di cui si discuterà a Reggio e Crotone: “Il tema rifiuti, a Reggio, il tema lavoro, il tema infrastrutture, il tema Statale 106 a Crotone. Prima il progetto, alla fine il nome. Può essere indicazione di un partito, può essere senza tessera di partito. E’ chiaro che in questo momento se qualcuno che non ha mai fatto attività politica si avvicina per me è un valore aggiunto. Ciò non toglie che ci possano essere anche iscritti ai partiti però non lo dico per forma, lo dico veramente. Poi è chiaro che bisogna arrivarne a una entro i prossimi giorni”. “Il governo – ha aggiunto Salvini – penso che fisserà questa settimana la data del voto, almeno così ci han detto, dovrebbe essere a fine settembre adesso non so quale weekend. E’ chiaro che siamo a metà giugno, ci sono 100 giorni, io penso che in 100 giorni un’idea di Reggio, un’idea di Crotone ben precise abbiamo modo di spiegarla ai cittadini. Il nome, saremo un po’ strani, però per noi arriva come ultimo percorso, non come primo tassello. Sia su Reggio che su Crotone ci sono diverse persone che hanno dato la propria disponibilità, meglio avere l’imbarazzo della scelta che non essere costretti a una scelta unica. L’importante è che ci siano, almeno su questo sarò assolutamente intransigente, persone al di sopra di ogni sospetto. Questo anche a Lecco, perché si vota anche a Lecco, non perché a Reggio ci siano problemi particolari”.
Calabria: Salvini, alla Regione per guardare avanti non indietro
“Sui vitalizi ho detto subito non ci hanno votato per tornare indietro ma per guardare avanti quindi cosa fatta capo ha, reset. Oggi vedrò la governatrice Santelli a cui durante la chiusura ho mandato più di una comunicazione, più di un complimento per il coraggio con cui ha affrontato la situazione, e adesso si riparte”. Così il leader della Lega, Matteo Salvini, oggi a Reggio Calabria per l’inaugurazione della segreteria provinciale della Lega, ha risposto alle domande dei giornalisti.
“Ieri – ha aggiunto Salvini riferendosi all’assessore regionale Nino Spirlì che gli sedeva accanto – ho passato tutta la giornata col suo omologo, l’assessore ai beni culturali e all’identità siciliana, adesso che si è tornati a uscire fortunatamente dopo tre mesi di chiusura, la prossima volta che torno sia a Reggio che a Messina mi piacerà farlo coi due assessori ai beni culturali e all’identità siciliana e calabrese per unire, come unirà il Ponte queste due realtà, anche culturalmente. Sicilia e Calabria perché la cultura è lavoro, a differenza di quanto sosteneva qualcuno in passato, con la cultura si mangia. Coi musei, con le biblioteche, coi beni archeologici si crea e si dà lavoro, sia in Calabria che in Sicilia”.
“Saremo giudicati fra 4 anni e mezzo da quello che avremo fatto. Siamo in giunta in Calabria, in Sicilia, in Molise, in Basilicata, in Abruzzo, spero presto in Puglia e in Campania, e poi – ha concluso – chiediamo di essere giudicati sui fatti”.
Mes: Salvini, anche dalla Grecia no grazie
“Preferisco che quei soldi vengano trovati in Italia perché nel Mes la nostra critica non è pregiudiziale. Continua ad essere agli articoli 13 e 14 del trattato istitutivo che prevedono delle condizionalità per la restituzione e per l’erogazione”. Così il leader della Lega, Matteo Salvini, oggi a Reggio Calabria per l’inaugurazione della segreteria provinciale della Lega, ha risposto alle domande dei giornalisti sull’opposizione della Lega ad utilizzare il Mes per la sanità. “Non a caso – ha aggiunto Salvini – la Grecia ha detto no, la Francia ha detto no, la Spagna ha detto no, il Portogallo ha detto no. Tutti han detto no, se fosse un regalo a pacchetto chiuso, la Grecia è messa peggio di noi e i buoni del tesoro in Grecia hanno l’interesse doppio rispetto all’Italia, quindi se perfino i greci che non stanno passando un gran periodo hanno detto “Mes no grazie”, evidentemente non è un percorso così vantaggioso come qualcuno racconta”.