Reggio Calabria – “Nottetempo e in maniera quasi clandestina, lo scorso 9 marzo, il Direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, su proposta del Direttore Interregionale della Campania e della Calabria, ha disposto un pesantissimo e inaccettabile taglio drastico del 60% del personale in servizio presso il Distretto di Reggio Calabria, vale a dire: si passera’ dai 20 lavoratori attuali a soltanto 8”. Lo denuncia, in una nota, il Pdci. “Non vi e’ alcuna giustificazione oggettiva – continua la nota – a conforto del provvedimento deciso ai danni del Distretto reggino dell’Agenzia delle Dogane. Vi e’, infatti, solo una indecente volonta’ di punire, senza motivo, la nostra citta’. Si tratta di una ingiusta e ingiustificabile determinazione che, in una realta’ complessa e problematica come la nostra, rappresenta l’abbandono del territorio da parte di un importante pezzo dello Stato che e’ presidio di sicurezza e legalita’. Ma, come se non bastasse, – prosegue il comunicato – le pessime notizie per la nostra citta’ non sono finite: a seguito del taglio del personale del Distretto reggino si e’, inoltre, deciso il sensibile ridimensionamento, anticamera della chiusura definitiva, della Dogana presso l’Aeroporto dello Stretto “Tito Minniti” di Reggio Calabria. Infatti, anche in questo caso si intende tagliare pesantemente l’organico attraverso un secco dimezzamento dei lavoratori: dalle 8 unita’ attuali si arrivera’ a soltanto 4 “.
Secondo il Pdci “una dogana aeroportuale composta da un organico complessivo di soli 4 lavoratori significa, sic et simpliciter, la sua chiusura. Infatti, – fa rilevare – i rimanenti 4 lavoratori, al netto delle ferie e dei legittimi permessi, dovranno dividersi nei vari turni giornalieri e nei festivi. Pertanto, numeri alla mano, in molte circostanze la Dogana Aeroportuale reggina non potra’ essere presidiata per mancanza di personale o, al massimo, sara’ gestita da una sola unita’ lavorativa che dovra’ procedere agli sdoganamenti della merce (import, export, transiti, ecc.) e dei bagagli dei viaggiatori: una bacino di circa 500.000 viaggiatori l’anno. L’amara verita’ della vicenda e’ rappresentata dal fatto che si concretizza un vecchio disegno del 2009 finalizzato proprio alla chiusura della Dogana aeroportuale reggina che, in quella circostanza, anche grazie alla nostra azione di denuncia, fu miracolosamente sventato. E’ francamente paradossale che l’Agenzia delle Dogane, che in Italia conta complessivamente circa 11.400 dipendenti, non sia in grado di sopportare, udite udite, i soli 20 lavoratori in servizio nel Distretto di Reggio e gli 8 dipendenti della Dogana aeroportuale che, invece, come e’ semplice intuire sono, gia’ oggi, assolutamente insufficienti a garantire una presenza efficace e completa in un territorio che e’, purtroppo, transito e crocevia di illegalita’, contrabbando e traffici che dovrebbero vedere un’Agenzia delle Dogane forte numericamente e competente qualitativamente. La decisione odierna – conclude il pdci – e’ un nuovo frutto avvelenato della politica anti-meridionale, caratterizzata soltanto da tagli illogici e insensati, del governo Renzi che si sta contraddistinguendo, nella storia repubblicana, fra gli esecutivi piu’ distanti da Reggio e dalle sue legittime esigenze”.