Reggio Calabria – “La cancellazione del volo giornaliero Reggio Calabria-Milano dalla programmazione dell’Alitalia a partire dal 25 ottobre prossimo fino a marzo 2016 rappresenta l’ennesimo scippo che viene perpetrato alla città dello Stretto, nonché l’ennesima dimostrazione di come questa interessi sempre meno al Governo e al premier Renzi”.
E quanto afferma il capogruppo di Forza Italia alla Regione Alessandro Nicolò a seguito dell’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del disegno per lo sviluppo aeroportuale. “Il fatto che lo scalo reggino conservi lo status di aeroporto di interesse nazionale – aggiunge Nicolò- è ben magra consolazione rispetto alla realtà dei fatti che vanno aggravando, giorno dopo giorno, la condizione di isolamento del “Tito Minniti”. Siamo di fronte ad una scelta aziendale che eliminerà una delle tratte aeree più utili e commerciali per il nostro territorio, in quanto direttamente collegata ad esigenze professionali e personali di una cospicua fascia di cittadini dello Stretto. Decisione, tra l’altro, non giustificata dai dati del traffico aereo registrati nello stesso periodo dell’anno precedente (novembre 2014-marzo 2015), quando si è arrivati ad un load factor medio pari a quasi l’82%, contro il 78% di riempimento ottenuto da Blu Panorama per la medesima tratta in una fascia oraria diversa. Considerato il break even point, inoltre, Alitalia ha maturato un utile su quella tratta di quasi il 20%, in un arco temporale che per default registra un calo generalizzato dei voli a livello nazionale”.
Continua Nicolò: “Ed allora, qual è la reale volontà che si cela sotto la cancellazione di un volo di collegamento giornaliero con la capitale lombarda che movimenta in 5 mesi oltre 16.000 viaggiatori? Dovremmo attenderci che il prossimo passo sia la chiusura dello scalo? Sono domande che a questo punto non possono non essere poste, così come chiediamo al management di Alitalia di spiegare quali intenzioni abbia in merito ai due bandi in corso sugli oneri biennali di servizio pubblico per attivare le tratte Bologna e Pisa. Siamo di fronte ad un’ulteriore contraddizione in termini tra la volontà espressa dal Governo nazionale di rilanciare il Sud e le azioni effettivamente intraprese in questa direzione. D’altra parte, non si può pensare ad uno sviluppo sostenibile senza un piano integrato dei trasporti corredato da un adeguato utilizzo delle infrastrutture disponibili. In questa mortificazione territoriale, resta silente anche il Governo regionale, in barba a tutti i proclami snocciolati in sede di insediamento del Consiglio. L’aeroporto dello Stretto è al servizio della Città Metropolitana e, in quanto tale, deve essere sostenuto ed ammodernizzato al fine di risultare volano di sviluppo del Sud”.
“Pertanto, nel contestare con fermezza la decisione di depotenziare, senza giusta causa, l’aeroporto dello Stretto – conclude Alessandro Nicolò- chiediamo che la stessa venga prontamente modificata e che si convochi urgentemente un vertice con i responsabili della compagnia di bandiera, della Regione e della Sogas al fine di adottare determinazioni serie ed efficaci rispetto ad un programma di vero rilancio ed evitare, così, di fare i prestigiatori di parole, ruolo assai caro al Premier Renzi”.