Comune Reggio: Pci, azzeramento naturale conseguenza fallimento

pci-bandiere-600x400Reggio Calabria  – “L’azzeramento della Giunta e’ la naturale conseguenza di due anni di fallimentare gestione amministrativa che ha prodotto solo disastri e delusione. La battaglia di opposizione del PCI comincia a dare i primi frutti”. E’ quanto si legge in una nota del coordinamento cittadino del Partito Comunista. “Adesso pero’ – continua la nota – bisogna anche cancellare, azzerare e revocare tutte le delibere e tutti gli atti sbagliati, illegittimi, arbitrari, miopi, iniqui e dannosi che in questi due anni hanno mandato a sbattere Falcomata’ e la sua giunta e l’hanno reso uno dei sindaci piu’ impopolari della storia cittadina. Una vera svolta per Reggio – scrive il Pci – si puo’ realizzare solo se si fa piazza pulita del coacervo di interessi particolari e affaristici che si annidano nel sistema di potere comunale e che all’ombra della gestione Falcomata’ si sono accresciuti, se si agisce per la legalita’ e la trasparenza in tutti i campi e in tutti settori con coerenza e con coraggio, se si supera la privatizzazione dei servizi comunali assolutamente sbagliata e inadeguata e si ritorna alla gestione pubblica piu’ efficiente e meno costosa, se si rompe realmente con le logiche del passato e si da’ priorita’ alle periferie degradate e abbandonate e si tutelano in primo luogo i ceti popolari colpiti dalla crisi e senza alcun tipo di protezione sociale, se si difende il patrimonio pubblico e si revocano tutte le vendite ai privati. Il Partito Comunista Italiano – si legge nel comunicato – continuera’ a svolgere la sua seria e ferma azione di opposizione politica e sociale ponendo al centro in primo luogo la necessita’ ripartire dalle periferie e dalle frazioni, dai bisogni popolari di servizi pubblici migliori e meno costosi, dalla centralita’ del diritto allo studio per tutti (mense, buoni libro, manutenzione ordinaria e straordinaria delle scuole, servizi di assistenza, ecc.), dalla tutela dei disabili, da politiche sociali ispirate a principi di giustizia e di equita’ sociale”.