Sanita’: Occhipineti(Udc), “centro dialisi Taurianova sarà potenziato”

Reggio Calabria – “Accolti gli appelli della cittadinanza, del Comitato di tutela Pro Centro Dialisi di Taurianova e anche dell’Udc che durante gli scorsi mesi si sono impegnati sul territorio per scongiurare il pericolo di chiusura di una struttura fondamentale per i cittadini del comprensorio”. Lo scrive il componente del Consiglio direttivo provinciale dell’Udc di Reggio Calabria Riccardo Occhipinti che si dichiara assai soddisfatto per l’esito avuto dalla riunione che si è tenuta alla Prefettura di Reggio Calabria, guidata dal Prefetto Vicario Anna Aurora Colosimo. All’incontro hanno preso parte anche Maria Carolina Ippolito, in rappresentanza della Commissione Straordinaria Asp di Reggio Calabria e Domenico Forte, Direttore Dipartimentale Emergenza Urgenza dell’Asp.
“All’esito dell’incontro è stata ravvisata la necessità di procedere all’assunzione di tre nuovi medici, di un infermiere e di un operatore sanitario, mantenendo in vigore anche la disposizione di servizio dove si autorizzavano, formalmente, i dirigenti medici nefrologi in servizio presso i centri Dialisi di Scilla e di Locri a contribuire alla copertura dei turni di servizio del personale medico presso il Centro di Taurianova. In buona sostanza – dice Occhipinti – siamo passati dal rischio chiusura ad un fattivo potenziamento del Centro Dialisi”.
“Una bella pagina per la sanità calabrese e per quella della Provincia di Reggio – afferma ancora il componente del consiglio direttivo dell’Udc – che fornisce risposte adeguate all’esigenze dei pazienti dializzati che non potevano certo aggiungere ulteriori sofferenze alla loro già complicata situazione. Una bella pagina dalla quale si dovrà prendere spunto anche per il futuro: quando cittadini, politica e Istituzioni viaggiano tutti dalla stessa parte le soluzioni arrivano. Ed in un settore come quello della sanità le soluzioni spesso coincidono con investimenti mirati volti a valorizzare le eccellenze e non soltanto con tagli scriteriati che si limitano soltanto a provare a risanare i conti, aumentando però il debito per la migrazione sanitaria e privando i calabresi di servizi fondamentali”.