Reggio C.: A Oreste Serini, consegnate insegne Ordine San Giorgio

Reggio Calabria – Ad Oreste Serini, di 90 anni, testimone a Reggio Calabria dal 1928 al 1944, dello scautismo clandestino o Giungla Silente, quello cioè sopravvissuto alle leggi fasciste che ordinarono lo scioglimento delle organizzazioni giovanili non controllate dell’Opera Nazionale Balilla, venerdì sera 30 agosto 2019, sono state consegnate le insegne dell’Ordine Scout di San Giorgio, la più alta onorificenza del CNGEI.
La consegna del prestigioso collare è stata effettuata nel corso di una suggestiva cerimonia tenuta tra i boschi di Forge, una contrada del comune di Reggio nel Parco dell’Aspromonte, presenti numerosi capi di unità provenienti da diverse città d’Italia che hanno dato vita al TecniCamp 2019 del Cngei, una settimana di attività all’aria aperta organizzata per sperimentare nuove tecniche di fare campeggi ed escursioni tra le montagne – e la vetta di Montalto è stata la meta di una escursione praticata -, e apprendere nuove forme di scautismo.

Per solennizzare l’avvenimento e l’eccellenza dell’esperienza vissuta da Oreste Serini, il collare è stato consegnato da Gianpino Vendola, Capo Scout del Corpo nazionale giovani esploratori e esploratrici italiani, da Gaetano Ciavola di Niscemi, capo campo del TecniCamp di Forge, e da Carlo Zagami, senior di Reggio Calabria, da anni insignito dell’Ordine Scout di San Giorgio per la sua straordinaria esperienza condotta in Italia.
Al “quadrato” di “ammaina bandiera” e chiusura del Tecnicamp, per la sezione Cngei di Reggio sono intervenute Angela Amoroso, componente del Comitato, che ha letto una testimonianza sullo straordinario cammino scout di Oreste Serini, e i soci Clara Ferrucci e Anna Valle; e diversi vecchi scout tra i quali Mario, Giuggi e Caterina Casile, Tonino Pizzi, Carmelo Liconti, Susanna e Maurizio La Piana, Mary e Sandro Alfì, Gianni Bosco, Lorenzo Magotti, Francesco Provenzano.

Il Capo Scout Gianpino Vendola nel suo intervento ha messo in evidenza “l’eccezionale esperienza” vissuta da Oreste Serini, “che è di grande esempio e valore per tutti gli scout italiani e nel mondo”, adesso esaltata dal conferimento della decorazione dell’Ordine di San Giorgio istituito nel 1924 come “sodalizio di esponenti della società civile che si distinguono nel vivere e nell’operare in piena adesione alla Legge e alla Promessa Scout” come pensate e scritte oltre cento anni fa da Lord Baden Powell.

“Dedico questa onorificenza ai Lupi d’Aspromonte, i miei fratelli scout con i quali dal 1933 al 1944 ho vissuto una bellissima avventura nella sezione dei Giovani Esploratori di Reggio Calabria” ha affermato Oreste Serini nel suo intervento di ringraziamento.
Intervento durante il quale ha ribadito il suo grande ruolo di animatore dal 2014 di un profilo su Facebook, su cui quotidianamente pubblica sue testimonianze di vita scout e foto anche d’epoca, lo scambio di lettere avute per anni con la moglie del fondatore dello scautismo Lady Olave Baden Powell, e scambia messaggi con scout di tantissimi luoghi della terra.
“Sapevamo che lo scautismo nel periodo di Giungla Silente non era ammesso dalle autorità fasciste, e per questo adottavamo alcuni accorgimenti per non farci scoprire, come ad esempio, quello di silenziare le attività scout e praticare esercizi ginnici all’avvicinarsi della polizia al campetto di San Prospero dove per sede avevamo una baracca post terremoto gestita da un monaco francescano. Inoltre leggevamo i libri di BP in libertà solo nei campi estivi che mio padre Nicola Serini, totem scout Lupo Saggio, allestiva nelle montagne d’Aspromonte”.
Serini, totem Giraffa Bianca, ricorda ancora, che “il 24 dicembre 1944, caduto il regime fascista e con la ripresa dello scautismo ufficiale, ho aderito all’associazione cattolica degli scout AGE, e sono tornato all’associazione laica dei Giovani Esploratori nel 1948, quando il professore Raimondo Zagami rilanciò a Reggio e in Calabria quella sezione del Cngei tuttora operante nella nostra città.”