Regione: Tallini, Oliverio si e’ incartato

Domenico Tallini

Domenico Tallini

Reggio Calabria – “Il presidente Oliverio si e’ letteralmente incartato. Anziche’ imboccare subito la strada maestra, ossia l’avviso pubblico per la scelta dei nuovi direttori generali, si e’ inoltrato in un labirinto di delibere, normative e revoche delle revoche da cui l’Ente Regione potrebbe subire danni enormi”. Lo afferma il consigliere regionale di Forza Italia Domenico Tallini, che spiega: “La Giunta regionale ha prima (delibera del 27 gennaio) invocato lo spoil system, violando le previsioni della ‘riforma Brunetta’ e dichiarati decaduti i dg con decorrenza 7 febbraio, poi, resosi conto dell’errore, con deliberazione del 5 febbraio, richiamando l’accorpamento dei Dipartimenti, ha ucciso un uomo morto. Cioe’ ha licenziato i dg che erano gia’ decaduti. Un magnifico esempio di linearita’ amministrativa. Che si completa con la paradossale indicazione dei ‘reggenti’ (delibera 11 febbraio), cui si fa ricorso – testuale nella deliberazione – ‘onde evitare che una condizione di vacatio degli stessi (i dg licenziati) possa determinare un’interruzione dell’attivita’ amministrativa con conseguente ingente danno per l’Amministrazione’. Non so se e’ chiaro? Prima Oliverio crea il vuoto amministrativo, come il sottoscritto ha segnalato con un’interrogazione e nello stesso dibattito in Aula sulle linee programmatiche, poi corre a riparare i suoi stessi errori. Soltanto che la pezza e’ peggiore del buco. Per cui, soltanto a percorso concluso potremo dire se la Regione uscira’ indenne da questo caos”.
“Sono state assunte scelte frettolose su un argomento decisivo per il buon funzionamento della Regione. Scelte caratterizzate da elementi di illiceita’, visto che si violano la riforma Brunetta ed i contratti sottoscritti dai dirigenti dichiarati decaduti, esponendo l’Amministrazione al rischio di una elevata possibilita’ di condanna per danni di natura patrimoniale e non. L’annunciata ‘rivoluzione’ della burocrazia regionale – ad avviso del consigliere – e’, dopo appena tre mesi, sostanzialmente finita in caciara. Nel giro di pochi giorni, la vicenda e’ diventata grave ma non seria. Infatti tra’facenti funzioni’ nominati dal centrodestra e ‘reggenti’ indicati dalla Giunta Oliverio, dopo l’infelice deliberazione di revoca dei direttori generali, in attesa di rimpiazzarli con i nuovi dg, l’Amministrazione regionale oggi e’ tutto fuorche’ un Ente organizzato ed efficiente. La Presidenza Oliverio non solo ha assunto deliberazioni spericolate che rischiano di provocare danni alla Regione, ma non e’ neppure riuscita a delineare una Regione amministrativamente operativa. Anzi, la Regione che oggi si presenta ai cittadini, e’ un Ente in balia della confusione burocratica. Qualcuno spieghi, per esempio, il ‘paradosso Barbaro’, emblematico delle tortuosita’ amministrative in atto. Che senso ha avuto revocare, per ben due volte, come direttore generale il dottor Carmine Barbaro, per designarlo, infine, come ‘reggente’? Se non andava bene come dg, ora va bene come ‘reggente’? A mio avviso – conclude Mimmo Tallini – visti gli svarioni compiuti, non abbiamo piu’ dinanzi a noi soltanto una questione tecnico-giuridica. Chi ha vinto le elezioni sulla base non di una progettualita’ innovativa, ma degli errori compiuti dal centrodestra, inizia a mostrare la propria incapacita’ ad affrontare problematiche che richiedono equilibrio istituzionale e rispetto della legislazione vigente”.