Coordinamento No Triv: “Regione applichi principio precauzione contro trivelle”

NoTriv28marzo
Corigliano Calabro – Ad una settimana dalla manifestazione contro le trivellazioni nello Jonio calabrese, organizzata a Corigliano Calabro il 28 marzo scorso, il coordinamento No Triv “Magna Grecia” rilancia il messaggio di quella giornata di mobilitazione: “la fascia ionica calabrese – spiega in un comunicato – è unita in tutte le sue forze contro le trivellazioni”. Quella del 28 marzo, specificano, è solo la prima di una serie di iniziative che “termineranno solo quando il Governo avrà fatto marcia indietro”. Il Coordinamento si riunirà in settimana per programmare le prossime iniziative di sensibilizzazione e pressione istituzionale e sociale, “verosimilmente – aggiungono – in sinergia con i sindaci del territorio, nei confronti del Governo ma anche della Regione Calabria per quanto di sua competenza”. “La nota del Dipartimento Politiche per l’Ambiente datata 2 Aprile, – specificano – infatti, che definisce “non valutabile” l’istanza di ricerca di idrocarburi presentata dalla multinazionale Total E&P Italia, se da un lato ci trova concordi nel criticare lo svilimento di un processo importante come la Valutazione di Impatto Ambientale da parte di chi occupa incarichi di Governo ma tutela interessi diversi da quelli del Paese, dall’altro ci rende molto preoccupati. Da un punto di vista formale, – aggiungono – infatti, la Regione Calabria non ha di fatto dato parere negativo all’istanza e, considerando le ultime dichiarazioni e l’enorme spinta propagandistica di chi attualmente presiede il Governo nazionale, c’è il rischio che, in barba ad ogni principio democratico, gli interessi delle comunità e delle istituzioni vengano nuovamente calpestate in virtù di un fasullo interesse nazionale”. Il Coordinamento spiega che ritengono “necessario e urgente che la Regione Calabria faccia ricorso al principio di precauzione, riconosciuto dal diritto comunitario, per tutelare la Calabria ed i calabresi”. “Crediamo – proseguono – che la Regione Calabria, anche alla luce delle esperienze delle altre regioni, debba intervenire in anticipo in una terra dove già il rischio idrogeologico ed ambientale è elevatissimo e molto preoccupante”. Il Coordinamento, ribadendo la sua volontà di continuare con le iniziative e la mobilitazione permanente del territorio, chiede “risposte celeri e concrete”.