Europa: Laura Ferrara (M5S), “ la procura europea estendi il proprio raggio d’azione”

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Strasburgo – “La lotta alla corruzione e alla criminalità rientrano certamente tra i capisaldi dell’azione politica del Movimento 5 Stelle”, ad affermarlo è l’eurodeputata Laura Ferrara, nel suo intervento durante la plenaria di ieri a Strasburgo, ed aggiunge “per queste ragioni guardiamo con favore all’istituzione di una Procura europea”. Secondo l’eurodeputata quello della Procura europea deve essere un ruolo indipendente dal potere politico, che si occupi di superare le attuali ‎inefficienze che favoriscono l’impunità di chi froda indirettamente il contribuente europeo. Durante il suo intervento la Ferrara ha inoltre ricordato al Consiglio non presente in aula, che “una Procura europea efficiente deve avere una solida base giuridica per poter operare, per questo è tempo che la direttiva PIF venga prontamente adottata e includa un elenco di reati chiaramente definiti”. Quella che si è discussa in plenaria è una relazione intermedia che ha lo scopo di far conoscere al Consiglio la posizione del parlamento europeo e destinata a completare la risoluzione del 12 marzo 2014, con cui il Parlamento avanzò una serie di proposte che affrontano alcuni aspetti della costituenda Procura Europea come la sua struttura, l’indipendenza, le procedure decisionali, la competenza, strumenti di indagine, ammissibilità delle prove. Laura Ferrara, nella sua qualità di relatrice ombra del report, nei mesi scorsi presentò un emendamento, diretto a un futuro ampliamento delle attribuzioni della Procura europea. Proposta approvata, sia in commissione che in plenaria. L’obiettivo è quello di rendere questo organo un utile strumento di contrasto alla criminalità organizzata, anche di tipo mafioso, a livello comunitario. La proposta dell’eurodeputata M5S è dunque quella di ampliare il raggio d’azione della Procura europea anche a reati diversi da quelli che ledono gli interessi finanziari dell’Unione, così come previsto dall’articolo 86 del trattato, estendendolo così “alla ‎lotta contro la criminalità organizzata e le mafie di ogni tipo, trattandoli finalmente come fenomeni criminali transnazionali”.