Catanzaro – “Cia (Confederazione Italiana Agricoltori) e Confagricoltura stanno ponendo la massima attenzione alla grande questione delle emergenze sanitarie e fitosanitarie, a livello provinciale, regionale e nazionale. Le emergenze sanitarie interessano diverse specie sia animali che vegetali e minano in maniera trasversale le nostre attivita’ agricole”. E’ quanto si legge in una nota delle due confederazioni agricole. “Anche se non ci toccano sempre in maniera diretta – continua la nota – non ci possono e non ci devono lasciare indifferenti, considerando che oggi piu’ che mai la globalizzazione, che accorcia le distanze, ci rende un meccanismo di un complesso ingranaggio; Xylella fastidiosa, Tristeza e Greening degli agrumi, Batteriosi del kiwi, Sharka delle drupacee, Cinipide del castagno, Flavescenza dorata della vite sono solo alcune delle problematiche che sono presenti sul nostro territorio o che si stanno affacciando su di esso. Bisogna adoperarsi e muoversi per tempo – sostengono le due associazioni – per non impoverire ulteriormente l’agricoltura calabrese del suo patrimonio vegetale e animale unico dell’area Mediterranea, della sua tradizione secolare, della sua vocazionalita’ e delle sue forze attive rappresentate da tutti gli attori della filiera, noi compresi. Oggi, infatti, l’agricoltura in Calabria pesa per il 4,1% (il doppio della media nazionale) sul PIL dell’intera economia regionale che ammonta a circa 30 miliardi, a cui si aggiunge il 5% del valore aggiunto del settore agroalimentare. In Calabria, infatti, operano circa 32.000 imprese agricole che danno lavoro a circa 85 mila lavoratori (12 milioni di giornate lavorative)”. Per parlare di tutte queste cose, Cia Calabria e Confagricoltura Calabria hanno voluto un incontro trasversale con il Dirigente del Servizio Fitosanitario della Regione, Carmela Barbalace, e con il dirigente generale reggente della Regione, Carmelo Salvino. All’incontro erano presenti i vertici delle due associazioni di categoria. “In questo incontro – spiega la nota – si e’ voluto sottolineare come il superamento della crisi economica, che oggi stiamo vivendo nel settore, potra’ avvenire puntando su una produzione di qualita’ del materiale vegetale e contestualmente nel rispetto delle attuali norme nazionali e comunitarie che regolamentano produzione e commercializzazione del materiale di propagazione vegetale sotto il controllo del servizio fitosanitario regionale. Si pensa che il lavoro del servizio fitosanitario non rappresenta una sterile ispezione dell’operato del singolo, in un rapporto tra controllore e controllato, per il raggiungimento di produzioni di qualita’, comunque importanti, ma diventa per tutto il territorio lo strumento per garantire il futuro della nostra agricoltura. Si e’ detto, inoltre, – e’ scritto – quanto siano necessari i monitoraggi, tra l’altro stabiliti per legge dai diversi decreti di lotta obbligatoria emanati in seguito all’avvento delle emergenze fitosanitarie, che non devono rimanere sulla carta ma devono essere applicati tempestivamente su tutto il territorio, quanto siano estremamente necessari i controlli ai punti di ingresso, anche questi previsti, come per esempio il nostro importante porto di Gioia Tauro. Considerando quanto sopra esposto, pensando anche a problematiche sempre piu’ diffuse e con risvolti non solo meramente collegati all’operato degli imprenditori agricoli, ma che riguardano piu’ estesamente tutti i settori, si ritiene che il servizio fitosanitario debba essere considerato per l’importanza che ha e debba essere per questo potenziato”.