Agricoltura: fitto terreni demanio Regione durera’ 4 anni

pascolo

Catanzaro – Il problema del rinnovo della concessione del fitto dei terreni demaniali regionali, adibiti ad uso pascolo di bestiame, e’ stato affrontato al dipartimento Agricoltura della Regione, di concerto con Calabria Verde e alla presenza di esponenti dell’ARA, l’associazione regionale deglia llevatori. L’iniziativa e’ stata promossa, secondo quanto riportato in una nota, dal Presidente Mario Oliverio e del Consigliere regionale Mauro D’Acri. “Abbiamo ritenuto di agire su un regolamento – ha commentato a D’Acri- che di fatto costringeva gli allevatori ad eseguire ogni anno, la richiesta di fitto dei terreni e che, spesso, rappresentava un rinnovo della stessa domanda. Con l’adozione di questo provvedimento, la concessione avra’ una durata pari a quattro anni e non necessitera’ di ulteriore conferma sino allo scadere del quadriennale concesso. I periodi di pascolo rimangono invariati rispetto al passato previo contratto sottoscritto con gli enti gestori. Il provvedimento – ha affermato D’Acri – serve a sburocratizzare un attivita’ che sino ad oggi si poteva ritenere “ripetitiva”. Con la sua adozione, non solo si snellira’ una procedura che per gli allevatori rappresentava una fastidiosa perdita di tempo si avra’ una ricaduta positiva anche sulla gestione del territorio, specie nell’ambito della prevenzione del dissesto idrogeologico e di qualita’ del suolo. Insieme al Presidente Mario Oliverio – ha detto D’Acri-, stiamo dando una svolta al settore agricolo e infatti mai come oggi in Calabria si pensa e si agisce in maniera strutturale. Infatti gli agricoltori potendo usufruire di un contratto di quattro anni potranno realizzare adeguati miglioramenti agronomici che prima con fitti annuali non erano proponibili. Inoltre, con questo disposizione – ha spiegato – abbiamo eliminato un ritornello che ogni anno si presentava dinanzi agli allevatori, tenendo in considerazione le politiche di gestione del territorio. Dunque, non piu’ provvedimenti tampone nel settore agricolo e forestale ma tanta programmazione condivisa con le parti interessate, come le associazioni di categoria e nel nome della politica del fare”.