Regione: Greco, approvare proposta legge su sprechi o incoerenze di spesa

greco-28-06
Reggio Calabria – “E’ da oltre tre mesi che ho provveduto a depositare una proposta di legge avente ad oggetto ‘Norme sul funzionamento degli uffici di diretta collaborazione con gli Organismi politico- istituzionali del Consiglio Regionale e sulle modalità di funzionamento dei gruppi consiliari’. La legge mira – afferma il capogruppo di ‘Oliverio Presidente’ Orlandino Greco – a disciplinare meglio, in modo armonico e chiaro, i contributi spettanti ai gruppi consiliari, evitando sul nascere equivoci e sperperi”. Aggiunge: “Separazione di poteri, autonomia legislativa e regolamentare(art. 117 cost.), amministrativa (art. 118 cost.), e finanziaria (art.119 cost.), costituiscono i principi di riferimento.
Le strutture speciali devono essere tali, in quanto coloro che vengono chiamati a farne parte dovranno essere soggetti professionalmente idonei che, con il loro contributo scientifico, rendono appunto, ‘speciali’ tali strutture, al contrario di una percezione deteriore del termine.
Il secondo capo – spiega Greco – è dedicato alle modalità e limiti di utilizzo dei contributi dei gruppi e prevede la redazione di un documento programmatico pubblico che espliciti il progetto e l’utilizzo di risorse.
Un nucleo di valutazione, poi, verificherà la corrispondenza tra il dichiarato ed il realizzato, a consuntivo, con poteri sanzionatori.
La proposta di legge tende, dunque, a rendere più rigorosi i controlli sulle spese relative al funzionamento dei gruppi consiliari e alle strutture ad esse collegate. L’obiettivo è quello di garantire una maggiore trasparenza e rigidità sulle spese dei gruppi consiliari e sui costi delle strutture connesse. Nella proposta si prevede, infatti, una riduzione sui compensi dei collaboratori dei consiglieri regionali pari al 10% di quanto oggi percepito; più rigidità nell’affidamento degli incarichi; diverse ipotesi di inconferibilità (includendo la sussistenza di rinvii a giudizio e condanne penali anche non definitive, per reati contro la p.a., anche intervenute successivamente al conferimento dell’incarico); un meccanismo di verifica periodica sulla legittimità del conferimento di incarichi e degli atti amministrativi relativi ai fondi dei gruppi; uno specifico apparato sanzionatorio nei casi di violazione delle disposizioni contenute nella proposta, sino all’obbligo a carico del consigliere (in solido con l’eventuale beneficiario dell’atto) di restituzione delle somme illegittimamente utilizzate, oltre al pagamento degli interessi legali maturati sulle somme indebitamente utilizzate e all’inibizione dall’utilizzo di ulteriori contributi o risorse. In tal modo – conclude Greco – dovrebbe evitarsi, a monte, di produrre sprechi od incoerenze di spesa. Solo così la politica potrà riservare margini di credibilità non solo nei confronti dei cittadini, ma anche degli altri poteri dello Stato”.