Regione: parita’ di genere, via libera della prima commissione

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Reggio Calabria – Approvata all’unanimita’ dalla prima Commissione “Affari istituzionali e Affari Generali” presieduta da Franco Sergio, la proposta di legge sulla promozione “della parita’ di accesso tra uomini e donne alle cariche elettive regionali” presentata dalla consigliera regionale Flora Sculco. La proposta di legge e’ passata con l’emendamento del presidente Sergio per cui “in ciascuna lista, a pena di inammissibilita’ della stessa, nessun genere puo’ essere rappresentato in misura superiore ai due terzi dei candidati”. “L’obiettivo e’ di evitare, inserendo una percentuale di rappresentanza minima e neutra in lista, che la doppia preferenza di genere si riveli misura di facciata non efficace nei fatti, mancando a monte un minino di candidati da votare”, ha spiegato il presidente Sergio, parlando di “decisione importante assunta dalla Commissione che va nella direzione di garantire, nel sistema elettivo regionale, l’equilibrio di entrambi i generi e di raccogliere un principio ormai consolidato nella giurisprudenza europea e costituzionale”. “Siamo ad una svolta – hanno rilanciato Sergio e Flora Sculco-. Dopo quella ‘storica’, unica Regione in Italia ad averla prevista nello Statuto, che impone la presenza obbligatoria di donne in Giunta regionale nella misura minima del 30 per cento, da qui a breve rimuoveremo un altro ostacolo che impedisce alle donne di partecipare ai processi decisionali e politici. L’impegno assunto all’inizio della legislatura ora si traduce in provvedimento di legge. La piu’ incisiva presenza femminile nelle Istituzioni consentira’ alla Calabria di fare quel salto di qualita’ che finora e’ mancato. Lo sguardo delle donne, il loro pragmatismo e la loro sensibilita’ dentro le Istituzioni sono indispensabili. Senza alcun onere finanziario a carico del bilancio regionale, il progetto si muove in attuazione di principi costituzionali e di principi statutari”. La proposta di legge (che ora deve passare al vaglio dell’Aula) riforma la legge regionale 1/2005, in modo che anche la Regione Calabria assicuri ‘pari opportunita’ tra donne e uomini’ (art. 51 Cost.) e che il sistema elettorale calabrese promuova ‘la parita’ di accesso tra donne e uomini alle cariche elettive’ (art. 117, settimo comma, Cost). Si tratta di una facolta’ aggiuntiva, che introduce una norma riequilibriatrice volta ad ottenere, indirettamente ed eventualmente, il risultato di un’azione positiva. Alla discussione hanno partecipato i commissari Bova, Esposito e Mirabello.

“Finalmente, sulle politiche di genere, si cambia in modo sostanziale. Grazie all’impegno della prima Commissione presieduta da Franco Sergio, oggi, si e’ realizzato un passaggio decisivo per le ragioni delle donne e l’affermazione della democrazia di genere”. A dirlo, e’ il consigliere regionale del Pd Mimmo Battaglia. “Si tratta di un punto qualificante della vita istituzionale della Regione Calabria – aggiunge Battaglia – che cambia pagina sul riconoscimento effettivo dei valori dell’universo femminile”.
“E’ con sollievo e con piacere che registriamo come quelle ragioni di democrazia e di uguaglianza, solennemente sancite dalla Costituzione e per le quali ci siamo fermamente battuti in tutto questo tempo, abbiano trovato finalmente giustizia con l’approvazione, in prima Commissione consiliare, della proposta di legge della consigliera regionale Flora Sculco” sostiene invece la presidente della Commissione regionale Giovanna Cusumano che aggiunge. “La doppia preferenza – aggiunge – e’ stata una lunga e difficile battaglia che la Commissione, che ho l’onore di presiedere, ha iniziato diversi anni fa, con la raccolta di quasi sette mila firme di calabresi e con il sostegno anche di tante associazioni attive sul territorio. Adesso, il riequilibrio di quella che era diventata non solo una situazione sbilanciata ma sempre piu’ paradossale, rappresenta la svolta tanto attesa”.