Opportunity Tour: Bando Rai per audiovisivo la Calabria c’è!

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Catanzaro – A volte i sogni diventano realtà. E non si esagera se si definisce “sogno” una conquista apparentemente banale avvenuta in una terra, la Calabria, che finora è stata spesso protagonista di inefficienze e dimenticanze. Questa volta, però, sembra che qualcosa stia veramente cambiando. L’unione ha davvero fatto la forza e s’intravede all’orizzonte una nuova possibilità per un comparto produttivo che, forse più di tutti, può diventare il punto di svolta di una regione in cerca di riscossa: il Cinema in Calabria.
L’opportunità è sorta in occasione della pubblicazione di un bando nazionale (scadenza: 15 settembre 2015), finalizzato alla produzione di opere audiovisive e indetto da Rai insieme ad Italian Film Commissions (istituzione che riunisce i diversi organismi regionali deputati alla promozione della produzione cinematografica territoriale). Importante e rara chance – in ragione del tenore dei proponenti il bando – per coloro che operano nel settore, quali sceneggiatori e produttori, residenti in regioni dove risiedono le Film Commissions.
Questa opportunità però era fino a due giorni fa negata agli operatori calabresi, dal momento che risultava apparente l’assenza di una Film Commission regionale di riferimento, cosa che si è posta come circostanza ostativa alla partecipazione al bando, sia per possibili sceneggiatori che per produttori del settore cinematografico residenti in Calabria.
Ciò non è bastato, però, a far smorzare la tenacia di una giovane casa di produzione cosentina, la Open Fields Productions, aderente all’Associazione Giovani Produttori Cinematografici Indipendenti di Roma (AGPCI), con al proprio attivo la produzione del Film di Fabrizio Nucci e Nicola Rovito “Scale Model – La Donna che Uccise due Volte” (nel cast, tra gli altri, Giovanni Turco, Emilia Brandi e Paolo Mauro), oggetto di attenzione da parte della critica nazionale. I giovani produttori hanno voluto indagare sulla questione, sottoponendo il problema allo staff del Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, che si è attivato immediatamente per dirimere la questione. L’attuale Commissario della Fondazione Calabria Film Commission, Pasquale Inastasi, si è reso subito operativo per arrivare alla soluzione dell’arcano: un semplice “intoppo” burocratico presso la sede dell’organismo nazionale aveva impedito la formalizzazione dell’iscrizione della Calabria Film Commission al circuito nazionale per il 2015, approvata nello scorso mese di giugno, impedendo che la Fondazione calabrese venisse inserita sul portale istituzionale dell’Italian Film Commissions.
Questa svista aveva precluso agli operatori audiovisivi residenti in Calabria la possibilità di partecipare al prestigioso bando Rai. Il “sogno” avveratosi è identificabile proprio in ciò: nella risoluzione inaspettatamente semplice e tempestiva di un problema dalle conseguenze non sottovalutabili. La pronta risposta della Presidenza Nazionale della Film Commission ha reso possibile l’inserimento della Calabria nel bando “Opportunity Tour: la Rai incontra i territori”, e il ritorno della Fondazione calabrese nel portale web istituzionale. E’ noto come il buon operato delle Film Commissions territoriali sia stato negli ultimi anni lo spunto per la crescita di settori produttivi anche non strettamente connessi con l’industria cinematografica (quali il turismo, i servizi sul territorio), potenziando le economie regionali tout court. Si pensi ai “cugini” lucani e pugliesi… Non approfittare di ciò in una regione come la Calabria, che ha tanto ha da offrire in termini di diversità morfologiche, culturali e dove è possibile girare esterni quando altrove le condizioni meteo non lo permettono, sarebbe una pazzia.
Il sogno si è concretizzato, sì, ma non può bastare. Ora bisogna dimostrare di voler realmente ripartire, per dare una nuova dinamicità alla Calabria Film Commission, creando una struttura in grado di fungere da collegamento snello tra le realtà regionali e il mondo. La politica deve saper dare forza ad un potente strumento di sviluppo territoriale quale può essere il settore cinematografico.