Mezzogiorno: Oliverio “bene convocazione direzione straordinaria Pd”

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Catanzaro – “Bene ha fatto Matteo Renzi a convocare una riunione straordinaria della Direzione nazionale del Pd per affrontare il problema del Mezzogiorno. Urge definire al più presto una concreta strategia stabilendo un progetto organico da inserire nel contesto europeo e nazionale”. Lo afferma in una Dichiarazione il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, il quale è convinto che “in questi anni si è compreso in maniera chiara ed inequivocabile che senza il Sud Il Paese non riparte e che i segnali di ripresa nazionale non acquisteranno mai i caratteri di uno sviluppo stabile e duraturo. E’ l’Italia, quindi, che ha bisogno del Sud anche se spetta alle classi dirigenti meridionali esprimere tutto il loro potenziale di cultura politica, di forza programmatica, in modo tale da ottenere rispetto e risultati concreti”. A giudizio di Oliverio, “per ottenere rispetto occorre definitivamente cancellare i pregiudizi e le descrizioni stereotipate di un Mezzogiorno come luogo delle mafie e del malaffare e valorizzare il positivo che viene da questa parte del Paese in cui ci sono uomini e donne che non si rassegnano, che non vogliono assolutamente consegnarsi al degrado e all’emarginazione. La classe dirigente calabrese e meridionale, – aggiunge – in questo senso, non può e non deve chiedere sconti a nessuno e di nessun tipo. Essa, per prima, deve avere le carte in regola per essere credibile al tavolo del confronto nazionale”. Oliverio ricorda di avere “detto e ripetuto spesso in questi mesi: bisogna voltare pagina e mandare definitivamente in soffitta i metodi e le pratiche deleterie che appartengono al passato e che hanno distrutto la Calabria ed il Sud del Paese. Il Mezzogiorno – commenta ancora – si gioca il proprio futuro sulla legalità, sul rispetto delle regole, sulla credibilità, sulla valorizzazione del merito e sulla concretezza” E per Oliverio “avere le carte in regola vuol dire mantenere gli impegni ed attuare i programmi con adeguati strumenti di monitoraggio, controllo, premialità o penalità sugli esiti; vuol dire trasparenza e codici rigorosi di comportamento e nuovo rapporto tra governo e burocrazia; vuol dire rigore nella lotta alla mafia ed alla corruzione”. “Su questi principi – conclude – le forze sane di questa terra, che sono di gran lunga la maggioranza, devono stringere un patto solido e forte, capace di emarginare quanti ancora vogliono perpetuare le vecchie logiche e le politiche del clientelismo e del pressappochismo per ridare al Sud e alla nostra gente la fierezza e la dignità di rialzarsi in piedi e rivendicare senza complessi, paure ed esitazioni quanto serve per imboccare definitivamente la strada della crescita e dello sviluppo”.