Regione: terre confiscate ai clan, Viscomi incontra coop

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Catanzaro – Il Vicepresidente della Giunta regionale, Antonio Viscomi, ha incontrato oggi i rappresentanti delle cooperative e degli enti che operano su terreni confiscati alla criminalita’ organizzata, “fatti oggetto – spiega una nota dell’ufficio stampa della Giunta – di continue ritorsioni, pesanti minacce e gravosi danneggiamenti che mettono in serio pericolo non solo, e forse neppure tanto, la capacita’ produttiva delle stesse aziende, ma anche, e forse soprattutto, la possibilita’ di affermare il valore e le pratiche di legalita’ in territori di per se’ fragili dal punto di vista economico e sociale. L’incontro delle cooperative con i vertici istituzionali, al quale – continua la nota – hanno partecipato anche il Direttore Generale del Dipartimento Agricoltura e il consigliere regionale Mauro D’Acri, rappresenta una significativa novita’ e testimonia la volonta’ della Giunta di operare fattivamente a favore di chi la legalita’ la pratica, e non la predica soltanto, anche a costo della propria incolumita’ personale, nella piena consapevolezza anche delle elevate poenzialita’ di mercato, nazionale e internazionale, della produzione su terre confiscate, generalmente segnata da caratteristiche di qualita’ biologica e di sostenibilita’ sociale”.

Per questo motivo, si sottolinea, ” Viscomi ha avviato l’incontro affermando che le produzioni su terre confiscate devono diventare il segno reale della Calabria e dei calabresi che faticano ogni giorno avendo come bussola il rispetto delle legalita’ e il senso di responsabilita’ sociale ed ha preannunciato che nel capitolato, in corso di predisposizione da parte degli uffici, per l’affidamento dei servizi di ristorazione nella nuova sede regionale sara’ inserito l’obbligo per le imprese di utilizzare prodotti a chilometro zero, prodotti provenienti da terre confiscate e prodotti biologici”. In questa prospettiva, continua la nota, “l’incontro ha consentito di mettere a fuoco le principale problematiche della gestione dei terreni confiscati e le attivita’ che la Regione puo’ mettere in campo per aiutarne il radicamento e lo sviluppo, a partire dalle linee di azione previste dal PSR, passando per una sempificazione burocratica ed arrivando alla promozione di una maggiore e migliore sinergia istituzionale tra tutte le autorita’ pubbliche aventi competenza sul tema nella prospettiva di incentivare ed ampliare l’assegnazione di un maggior numero dei terreni confiscati. Si e’ pure ragionato sulla proposta di legge da poco presentata al Consiglio regionale dal consigliere D’Acri sull’agricoltura sociale e sull’uso agricolo dei beni demaniali e su come realizzare una integrazione tra gli obiettivi specifici perseguitI dalla proposta di legge e le azioni necessarie a sostenere e promuovere i soggetti che lavorano su terre confiscate”. Gli intervenuti hanno stabilito di avviare un monitoraggio continuo dei temi affrontati, “anche attraverso piu’ stabili sedi di incontro e confronto, affinche’ sia finalmente chiaro a tutti che la legalita’ non si predica ma si pratica, e che lavorare insieme e’ la prima risposta di contrasto alla criminalita’ organizzata”.