Ponte Stretto: Cgil Calabria, “e’ ora di ritrovare la serieta’”

rp_cgil-28-300x237.jpg
Catanzaro, 28 set. – “Una mozione di Ncd, prima firmataria l’on. Dorina Bianchi, fatta propria dal Governo nazionale tenta di riaprire una discussione su un’opera inutile e dannosa come il Ponte sullo Stretto il cui iter progettuale era stato bloccato nel corso della scorsa legislatura. Ora, per rispondere a grandi interessi lobbistici, si tenta di riaprire una questione che non c’entra nulla con la modernita’ della prospettiva dell’Area dello Stretto e con la necessita’ di un efficiente sistema di mobilita’ dell’area”. E’ quanto si legge in una nota della Cgil Calabria.
“Di piu’, appare incomprensibile se non addirittura offensivo per l’intelligenza dei meridionali – evidenzia l’organizzazione sindacale – tentare di far passare l’idea del ponte come “infrastruttura ferroviaria” quando proprio sul terreno dell’infrastruttura le Ferrovie dello Stato hanno depredato la Calabria, la Sicilia e gran parte del Sud, senza investimenti sufficienti e con una rete ferroviaria colabrodo, vecchia ed in parte non elettrificata e a unico binario. Ma a cosa servirebbe il ponte sullo Stretto che facesse passare i treni dalla e per la Sicilia quando solo uno o due sono i treni passeggeri a lunga percorrenza e quando di fatto la societa’ di Ferrovie dello Stato che gestiva il trasporto delle merci, Cargo, e’ stata di fatto liquidata? Ecco, pensavamo che il ponte sullo Stretto fosse una discussione chiusa per tante ragioni. Ed invece scopriamo che qualcuno tenta di riaprirla e ci stupisce enormemente il fatto che la prima firmataria sia una calabrese dell’area di Crotone dove il treno cammina come nel Far West senza elettrificazione e su un solo binario senza nemmeno arrivare a Roma. Dall’on. Dorina Bianchi – conclude la Cgil – ci saremmo aspettati una mozione per l’elettrificazione della linea ferrata jonica che rispondesse ai bisogni dei cittadini di quell’area. Ed invece pensa al ponte…, chissa’ perche’. Siamo seri”.