Poverta’: Nucera (La Sinistra), urgente reddito di inclusione

rp_Nucera-Giovanni-18-300x225.jpgReggio Calabria – “Durante la riunione dei rappresentati dell’Alleanza contro la poverta’ a Catanzaro, e’ stato reso pubblico un dato preoccupante: in Calabria sono 260 mila le famiglie che versano in seria difficolta’ economica. L’Alleanza, in tale contesto, ha sottolineato quanto sia urgente per il Paese dotarsi di una strategia di contrasto alla poverta’ assoluta, nella forma di reddito di inclusione sociale nazionale”. Ad affermarlo e’ il consigliere regionale Giovanni Nucera (capogruppo de “La Sinistra”) che sottolinea: “Abbiamo gia’ apprezzato l’impegno dimostrato gia’ lo scorso fine settembre durante un’altra iniziativa promossa dai rappresentanti dell’Alleanza contro la poverta’, tenutasi a Lamezia Terme, da cui partiva la medesima richiesta di un intervento nazionale in favore dell’inclusione sociale. Ma vogliamo qui ricordare che in Calabria – evidenzia Nucera – ci sono gia’ le basi per approvare in breve tempo una misura a sostegno del reddito”. “Reca la mia firma la proposta di legge n.19/10^ ‘Sostegno al reddito in favore di disoccupati, inoccupati e precariamente occupati’ presentata lo scorso marzo in Consiglio regionale. Il progetto normativo – spiega Giovanni Nucera – prevede la corresponsione di 7200 euro lordi annuali, somma da rivalutare sulla base degli indici sul costo della vita elaborati dall’Istat. Il quattro giugno scorso, la proposta di legge passa il vaglio con voto unanime della III Commissione. Attorno alla nostra proposta si e’ condensato l’interesse di svariati ambienti della societa’ civile e della politica. Abbiamo raccolto il sostegno di Mimmo Nasone e di Don Ciotti di ‘Libera’, di Mario Nasone, coordinatore del Forum Terzo Settore, di Lucia Lipari di SOS Giustizia, di UGL Scuola, di tutti i segretari dell’area della sinistra (PdCI, Rifondazione Comunista). Moltissimi sindaci hanno presentato ed approvato, nelle sedi preposte, mozioni a sostegno della legge. Infine, anche il Consiglio provinciale di Reggio Calabria ha approvato all’unanimita’ una mozione sul reddito minimo lo scorso fine settembre”.

“Noi – evidenzia Nucera – stiamo portando avanti, sin dai primi giorni della nostra attivita’ politica nelle Aule del Consiglio regionale, una battaglia di civilta’ per i nostri concittadini strozzati dalla poverta’. Ma abbiamo combattuto anche fuori dal Palazzo, con numerosi incontri con la cittadinanza, le associazioni, i comuni e il Terzo Settore. Ai fondatori dell’Alleanza contro la poverta’ – ovvero all’Anci, all’Azione Cattolica, alla Caritas italiana, al Cnca, alla Comunita’ di Sant’Egidio, a Confcooperative, alla Conferenza delle Regioni e delle province autonome, alla Federazione nazionale Societa’ di San Vincenzo De Paoli, alla Fio.Psd, alla Fondazione Banco Alimentare Onlus, al Forum nazionale del terzo settore, a Jesuit social network, a Legautonomie, a Save the Children e a Umanita’ nuova del Movimento dei focolari – chiediamo di incontrarci subito per un confronto sul Reddito minimo garantito e per sostenere insieme la proposta di legge regionale, il cui iter e’ gia’ avviato da diversi mesi. Non possiamo perdere l’occasione di far si’ – prosegue il capogruppo de ‘La Sinistra’ – che il Reddito di inclusione sociale possa essere presto, prestissimo, una realta’ in Calabria. L’occasione sfumera’ solo se i soggetti favorevoli al provvedimento saranno divisi. Noi diciamo che il cambiamento puo’ e deve partire dalla regione piu’ povera d’Italia, ma solo con il sostegno di tutti” – rilancia Nucera. “Chiediamo a tutti i consiglieri della Regione Calabria, che solo pochi mesi fa avevano espresso voto unanime su questa proposta di legge – conclude Giovanni Nucera – di convergere per l’approvazione del Reddito Minimo con l’impegno e con la sensibilita’ che si richiedono ad una Giunta e ad una maggioranza di sinistra. La legge regionale da noi proposta ha i caratteri della necessita’ e dell’urgenza, suffragati drammaticamente dai dati Istat e Svimez sulla poverta’. Ormai tutte le voci piu’ autorevoli, oltreche’ l’Unione europea, ci chiedono di non perdere tempo”.