Violenza donne: Irto, impegno istituzioni deve essere costante

rp_Nicola-Irto-29-presidente-300x205.jpgReggio Calabria – Il presidente Nicola Irto ha inviato il suo saluto alla tavola rotonda sul tema della violenza contro le donne, patrocinata dalla Presidenza del Consiglio regionale e ospitata a palazzo Campanella. Nel corso dell’evento, organizzato dall’Universita’ di Messina, dal Centro Ascolto Ariel, dal Centro Antiviolenza CIF e dal Comitato per le Pari Opportunita’ dell’Ordine degli Avvocati di Reggio Calabria, sono state condivise riflessioni culturali volte a formare nuove coscienze. Irto, impegnato in concomitanti riunioni istituzionali, ha ringraziato gli organizzatori “per l’impegno in direzione di un’approfondita e costante riflessione sul delicato tema.” “I ripetuti atti di femminicidio e di maltrattamenti subiti dalle donne – prosegue il messaggio di Nicola Irto – molti dei quali avvengono in ambienti familiari, certificano un dato culturale inoppugnabile: le cosiddette motivazioni che spingono al femminicidio hanno radici in ritardi culturali ed antropologici, che necessitano di un impegno ampio, non soltanto di tipo sanzionatorio.” “L’inasprimento delle pene – sottolinea Irto – certamente e’ un deterrente a posteriori, seppure con efficacia limitata. E’ necessario, invece, corredarlo di un lavoro pedagogico che tutta la societa’ meridionale, in particolare, deve esigere dalle istituzioni pubbliche, con interventi mirati a sostegno delle famiglie e delle vittime di violenza. Sarebbe auspicabile implementare, sin dalle scuole dell’infanzia, un programma educativo che conduca le bambine e i bambini ad un costante rapporto paritario e di reciproco rispetto. Occorre, quindi, insegnare ai piu’ piccoli la ricchezza della differenza di genere”. Il presidente Irto ha richiamato poi “gli episodi di disperazione di questi giorni, che hanno distrutto vite umane con modalita’ inusitate e sconvolto famiglie” evidenziando come i dati relativi alla violenza sulle donne, purtroppo, non siano confortanti; da recenti indagini statistiche e’, infatti, emerso come i casi di femminicidio siano cresciuti proprio al Sud, con la Calabria a detenere questo triste primato. “Non e’ piu’ procrastinabile – conclude Irto – l’impegno delle istituzioni e di tutte le formazioni sociali sane. L’attenzione del Consiglio regionale, in tal senso, non manchera’, sia con attivita’ di sensibilizzazione e prevenzione del fenomeno, sia con il sostegno alle strutture socio-sanitarie e ai centri antiviolenza che operano sul territorio”.