Regione: Viscomi, ricognizione e valorizzazione del patrimonio

Viscomi-AntonioCatanzaro – Da un lato la necessita’ di mappare il patrimonio della Regione Calabria, dall’altro quella trovare il modo di valorizzarlo. Sono questi i temi su cui si e’ soffermato il vicepresidente della Giunta regionale della Calabria, Antonio Viscomi, nel suo intervento dopo la lettura della relazione della Corte dei Conti sulla gestione del patrimonio della Regione tra il 2009 e il 2014. Rispetto alla mappatura del patrimonio, Viscomi ha detto: “La Regione ha fatto grandi passi in avanti se consideriamo che nel 2008 c’erano soltanto 200 cespiti censiti e nel 2014 sono piu’ o meno 11.500. Non e’ sufficiente, pero’ c’e’ una difficolta’ oggettiva – ha spiegato – perche’ il patrimonio della Regione e’ stratificato, e’ l’effetto del trasferimento dei beni della Cassa del Mezzogiorno. Dobbiamo riuscire ad avere una mappatura completa del patrimonio anche perche’ non si e’ mai visto che una famiglia non sa quali siano i suoi beni”. Per quanto concerne la valorizzazione, il vicepresidente ha sostenuto che “il problema diventa un po’ piu’ complicato. La Regione ha gia’ elaborato un piano per focalizzare l’attenzione non tanto sulla vendita del patrimonio, ma sulla messa a disposizione del patrimonio alla collettivita’. Il problema reale sul quale va avviato un ragionamento – ha proseguito Viscomi – riguarda la struttura amministrativa per la gestione del patrimonio che fino ad oggi e’ stata affidata ad un settore del dipartimento Bilancio. Probabilmente bisogna studiare l’opportunita’ di introdurre modelli organizzativi utilizzati da altre Regioni. Si tratta di scelte delicate – ha concluso – che vanno ponderate prima di essere formalizzate”.