Regione: Romeo (Pd), Calabria laboratorio per il governo

romeo-sebi-13-06Reggio Calabria – “Matteo Renzi, negli ultimi giorni e per ben due volte, nell’ambito della sua attivita’ di comunicazione, si e’ riferito alla Calabria: la prima per dire che la scarsa accessibilita’ mette a repentaglio le sue possibilita’ di crescita e la seconda per manifestare il suo impegno per fare ripartire la Calabria al pari delle grandi regioni del Nord. Due affermazioni che, a pochi giorni dalla sottoscrizione del Patto Calabria, hanno un inequivocabile significato: Matteo Renzi ha scelto la Calabria come un laboratorio di una svolta meridionalista del quale si e’ fatto portabandiera e garante. Non a caso che cio’ sia accaduto”. Lo afferma, in una nota, Sebi Romeo, capogruppo del Partito Democratico in consiglio regionale. “Con il lavoro di un anno e la programmazione di importanti risorse per lo sviluppo, con la riacquistata credibilita’ della Calabria nelle sedi nazionali ed europee, la Giunta regionale – continua – ha dimostrato di avere competenze e volonta’ per portare avanti un progetto di concreto sviluppo della nostra regione. Solo Iole Santelli si puo’ attardare in una lettura strumentale delle dichiarazioni di Renzi, dimenticando i guasti delle esperienze di governo del centro destra (quando le risorse del Sud venivano dirottate dai Governi Berlusconi-Tremonti per pagare le multe delle quote latte!). Matteo Renzi – sostiene Romeo – ha sollevato il tema dell’accessibilita’ in Calabria come motore dello sviluppo; cioe’ quello dell’autostrada, della rete di RFI, del ruolo dei porti e degli aeroporti calabresi; settori con ritardi decennali spesso dovuti a governi e personaggi (come quel Pietro Ciucci, ex presidente dell’Anas in Calabria accolto sempre con le fanfare del centro destra)”.

Secondo Romeo, “il Patto Calabria e’ il primo corposo tentativo di vincolare le risorse in un quadro di programmazione concordato e sul quale mettere in essere una comune attivita’ di monitoraggio. Tali risorse, insieme a quelle derivante dalla riprogrammazione dei fondi CIPE, dalle approvazione del POR 2014-2020 e del Piano di Sviluppo Rurale, dai Programmi Operativi Nazionali raggiungono la cifra di oltre 7,5 miliardi di euro ai quali andranno integrati i fondi per le infrastrutture lineari da investire attraverso Anas ed RFI. Nei prossimi giorni – anticipa – proprio perche’ la Giunta regionale non ha voluto accettare la supina acquiescenza ai grandi enti di stato, si aprira’ presso il MIT il confronto su scelte dovranno essere condivise alla luce dell’avvenuta approvazione in Giunta della proposta di Piano Regionale dei Trasporti. Il tempo delle chiacchiere, delle polemiche strumentali, di complicate costruzioni in politichese e’ finito; ora deve cominciare – anzi e’ gia’ cominciata – la fase delle realizzazioni. Sappiamo bene che quella del Patto e’ una impegnativa sfida per tutti, per la Giunta regionale e per il sistema Calabria. Che la disponibilita’ delle risorse mette le regioni meridionali, la Calabria prima di tutto, dinanzi ad una responsabilita’ storica. Ma, sicuramente, e’ l’ultima occasione per cambiare il corso delle cose. E’ auspicabile – conclude – che il confronto programmatico, il dibattito politico, l’impegno delle istituzioni e dei partiti politici, il ruolo delle forze economiche e sociale, l’impegno culturale e delle idee si possano sviluppare su queste nuove occasioni e scenari creati dal lavoro comune dei Governi nazionale e regionale”.