Regione: D’Agostino, su nomine opposizione assai discutibile

DAgostino-Francesco-28Reggio Calabria – “L’atteggiamento del centrodestra sulle nomine e’ assai discutibile e contraddittorio perche’ critica una scelta gia’ adottata nella passata legislatura, quando i revisori dei conti del Consiglio regionale erano stati selezionati per sorteggio. Per quale ragione non si puo’ fare la stessa cosa negli organi di controllo delle societa’ partecipate dalla Regione, nel caso di professionisti designati dal Consiglio?” E’ quanto afferma il vicepresidente del Consiglio regionale Francesco D’Agostino. “Respingiamo con forza – sostiene – gli attacchi contro la decisione del presidente Irto, che ha sganciato dalla politica le nomine di controllo e garanzia di competenza dell’Assemblea. Rispediamo le critiche al mittente perche’ sono prive di argomentazioni valide e soprattutto perche’ sono affette da un vizio di fondo: l’incoerenza di una posizione che cambia a seconda del colore politico di chi assume le decisioni, oggi criticate ma fino a poco tempo fa considerate garanzia di trasparenza e legalita’. Nel caso dei revisori dei conti e dei collegi sindacali – prosegue il vicepresidente D’Agostino – i meccanismi che creano piu’ autonomia e trasparenza vanno sostenuti e non criticati, perche’ garantiscono maggiormente la minoranza, che oggi alza la voce solo per puro ‘gioco delle parti’. Il presidente Irto ha dimostrato coraggio e si e’ assunto una responsabilita’ importantissima. Lo ha fatto sulla scorta degli approfondimenti giuridici degli Uffici del Consiglio regionale, che “blindano” il sistema del sorteggio in caso di nomine di organi di garanzia, come avviene gia’ negli enti locali. Tale sistema puo’ piacere o non piacere, ma gia’ esiste e si andra’ sempre piu’ in questa direzione. E’ cosi’ negli enti locali ma sara’ cosi’, in prospettiva futura, a tutti i livelli istituzionali. Ieri – prosegue ancora D’Agostino – i calabresi che erano presenti a palazzo Campanella, o che hanno seguito la diretta streaming, hanno potuto assistere a un inedito assoluto nella storia del regionalismo calabrese in termini di apertura delle Istituzioni ai cittadini: un modo di operare distante anni luce dalla chiusura e dall’opacita’ con cui una certa politica ha gestito per anni le nomine e l’assegnazione degli incarichi di sottogoverno. La Calabria, che sotto la guida del presidente Oliverio sta lavorando per risalire la china, ha bisogno di decisioni di questo tipo. I calabresi – conclude – ci chiedono un alto livello di trasparenza e noi abbiamo il compito di garantirlo: questo e’ uno dei doveri della politica, oggi”.