Regione: Morrone presenta ddl riconoscimento culturale romanì

morrone-giuseppe600x450Reggio Calabria – Mira al riconoscimento della personalità culturale della comunità romanì, intesa non già come «comunità nomade» ma come «comunità linguistica di minoranza», il disegno di legge presentato dall’onorevole Giuseppe Morrone, consigliere regionale di Forza Italia. Il progetto intende favorire l’integrazione, la promozione e salvaguardare il patrimonio etnico e culturale della comunità ed è composto di otto articoli, integrati dalla relazione tecnico finanziaria.
Intitolata “Integrazione e promozione della minoranza Romanì”, la proposta di Morrone “colma – sottolinea il consigliere proponente – una lacuna dell’apparato normativo regionale che è, insieme, legislativa e, direi soprattutto, culturale perché il mancato riconoscimento come minoranza linguistica storica ha contribuito a escludere la lingua romanì da qualsiasi politica volta all’inclusione dei rom e a favorirne l’alienazione culturale”.
La redazione della legge ha fatto tesoro di un corpus abbastanza nutrito di leggi regionali sui rom, variamente denominati (rom, zingari, nomadi, seminomadi ecc.), ben dieci leggi che sono state varate soprattutto nella seconda metà degli anni ’80 e che oggi cominciano a essere abrogate e talvolta sostituite con nuove norme.
“Alla luce delle esperienze legislative maturate in altri territori – afferma Giuseppe Morrone – la nostra proposta è incentrata sulla creazione di un Osservatorio territoriale partecipativo sulle e delle comunità romanès che venga a compensare tutti i deficit conoscitivi e di partecipazione e sull’istituzione del Garante regionale dei diritti-doveri delle comunità romanès con ruolo e poteri definiti dalla legge”.
La proposta prevede anche il riconoscimento della giornata del 2 agosto, data della «soluzione finale» con lo sterminio della minoranza romani ad Auschwitz, Giorno del Porrajmos, al fine di ricordare quella tragedia e le leggi razziali che la resero possibile, e promuove iniziative pubbliche per non dimenticare e l’8 aprile Giornata internazionale della popolazione romani e promuove iniziative pubbliche per alimentarne la conoscenza.
Morrone, presentando la legge, fa appello “all’indispensabile sensibilità e attenzione che un tema così delicato richiede” e osserva: “Per partecipazione intendiamo una partecipazione attiva e qualificata dei rom nei vari processi consultivi e decisionali, laddove per «qualificata» si intende dotata di conoscenze-competenze professionali e requisiti morali.” Infine, l’esponente politico ricorda che “senza memoria storica, una comunità, un popolo rischia di perdere e smarrire il significato e il senso profondo della propria identità culturale.”