Catanzaro – Si sono svolti ieri, fino a tarda sera, nella sede della Cittadella, tre seminari operativi, inerenti il rischio idrogeologico, il rischio sismico ed i piani comunali di protezione civile. L’iniziativa rientra – informa una nota dell’ufficio stampa della giunta – nel percorso promosso dal presidente della Regione Mario Oliverio, relativamente ai tavoli “Calabria Sicura”, presentato il 31 agosto scorso, e dopo il coinvolgimento dei dirigenti regionali, nei mesi di settembre ed ottobre, e degli attori sociali delegati da universita’, enti di ricerca, ordini professionali, Anci, Ance e Unindustria a partecipare ai tavoli tecnici del sei ottobre scorso, al fine di consentire la piu’ ampia condivisione degli obiettivi e delle strategie finalizzate alla mitigazione del rischio. I seminari, coordinati dall’assessore regionale alla Logistica, Francesco Russo, hanno coinvolto piu’ di trecento attori, provenienti da universita’, enti di ricerca, ordini professionali, comuni, associazioni e sigle sindacali. Circa cinquanta i contributi specifici presentati, in relazione alle rispettive competenze, riguardanti i problemi evidenziabili con prime proposte di soluzione. Tali contributi consentono di integrare le proposte operative previste dal rapporto finale “Calabria sicura”. La pianificazione di un sistema in condizioni di emergenza implica la valutazione del rischio (R) e delle relative componenti, da cui e’ possibile stimare l’entita’ dei danni e delle vittime prodotte da un disastro. Formalmente, il rischio puo’ essere stimato come prodotto della pericolosita’ (probabilita’ di accadimento, P), della vulnerabilita’ (V) e dell’esposizione (E): Volendo correlare le componenti del rischio con i seminari odierni, ritenendo comunque fondamentale ogni singola componente: “P” e’ di particolare rilevanza per l’analisi del rischio idrogeologico; “V” e’ di particolare rilevanza per l’analisi rischio sismico; “E” e’ di particolare rilevanza per i piani comunali di protezione civile. L’obiettivo e’ quello di ridurre il rischio, nelle sue tre componenti (vulnerabilita’, pericolosita’, esposizione), in tempi e modi efficienti ed efficaci per massimizzare le risorse investite. Tre le classi principali di criticita’ emerse: la formazione in materia di protezione civile; problemi tecnici; problemi amministrativi. A conclusione dei lavori della giornata, l’assessore Russo ha evidenziato la necessita’ di dare nuovo respiro alla ricerca in materia di rischio, di avviare specifici progetti pilota, percorsi formativi, nonche’ l’importanza dei piani comunali di protezione civile, di cui tutti i comuni della Calabria devono dotarsi.