Regione: Mangialavori, su ricorso Ferro atto di prepotenza

mangiavalori600x450Reggio Calabria – “E’ impressionante constatare, in questa specifica vicenda, l’abisso di arbitrarieta’, discrezionalita’ e direi anche prepotenza in cui l’istituzione Regione, con la guida del presidente Mario Oliverio, e’ precipitata”. Lo dichiara il consigliere regionale Antonino Mangialavori, in merito alla costituzione in giudizio dell’ente nel procedimento relativo all’esclusione di Wanda Ferro, candidato alla presidenza del centro-destra alle ultime regionali, dal Consiglio. “Siamo dinanzi – continua Mangialavori, che secondo l’interpretazione attribuita al ricorso regionale dovrebbe lasciare il seggio a ferro dopo il poronunciamento della Consulta sulla vicenda – ad un caso che puo’ rientrare perfettamente nel capitolo sulla mancanza di senso delle istituzioni di un manuale di diritto pubblico. Dinanzi a questi aspetti che avrebbero dovuto vedere la Regione in una posizione di rigoroso distacco e piena neutralita’ e invece rivelano, nello stesso tempo, assenza di etica pubblica e una visione padronale e privatistica delle istituzioni, proprie di chi non ha la benche’ minima consapevolezza di svolgere una funzione pubblica di servizio, c’e’ da preoccuparsi ed allarmarsi. La Regione non ha inteso, come sarebbe stato suo dovere – dice – anche per recuperare autorevolezza e credibilita’, istituire una commissione d’inchiesta per scoprire chi ha ingannato i calabresi cancellando nella legge elettorale, la scorsa legislatura, il diritto del miglior perdente alla Presidenza di entrare in Consiglio, ma, guarda caso e contro ogni norma etica e giuridica, ora si costituisce in giudizio per indicare chi tra i consiglieri regionali del centrodestra debba lasciare lo scranno. Roba da repubblica delle banane! Ovviamente, – conclude – difendero’ le mie ragioni in ogni sede e luogo, ma considero, quanto accaduto, un abuso politico ancorche’ giuridico, e un vero e proprio scempio delle regole democratiche”.