Reggio Calabria – Le problematiche relative al gioco d’azzardo e la valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche di Calabria tramite la diffusione della cultura della legalita’ e della giustizia al centro dei lavori della Commissione contro la ‘ndrangheta in Calabria. Ad inizio della seduta, il presidente Arturo Bova ha richiamato la legge “Interventi regionali per la prevenzione ed il contrasto della criminalita’ organizzata e per la promozione di una cultura della legalita’ e dell’economia responsabile”, il cui inter e’ stato avviato ed al cui interno trova posto la disciplina del gioco d’azzardo. “L’articolo 19, che mette a fuoco il legame tra usura e gioco d’azzardo patologico, rappresenta – ha detto Bova- una delle sfide piu’ importanti in questa direzione, una sorta di testo unico su una materia dalle fortissime implicazioni socio-economiche, soprattutto nei comuni piccoli dove si registra una forte propensione femminile. L’obiettivo e’ contribuire ad una maggiore diffusione della cultura dell’utilizzo responsabile del denaro per contrastare quello che, oltre ad essere una vera e propria piaga sociale, e’ anche un fenomeno di costume che incide sulla societa’”, ha spiegato il presidente Bova, motivando cosi’ la scelta della Commissione di invitare, nel corso dei lavori odierni, alcune categorie per una riflessione e per un contributo concreto in vista di una legge meglio condivisa dalla societa’ nelle sue articolazioni piu’ direttamente interessate al fenomeno. In questo contesto, significativa l’audizione di Antonio Latella, presidente nazionale dell’ associazione sociologi Italiani (presente anche con il portavoce Fulvio D’Ascola), che ha fornito una fotografia preoccupante sul fenomeno, “dietro il quale nascono e si sviluppano veri e propri drammi familiari, e i danni collaterali che incidono sulla stessa famiglia a e livello individuale”, ha detto Latella, sottolineando “l’importanza di uno strumento normativo che arrivi anche sui banchi di scuola”. Infine, la vicepresidente nazionale Maria Rita Mallamaci ha richiamato i due ambiti d’azione che interessano particolarmente all’associazione: la cura e la prevenzione”. Riguardo al secondo punto all’ordine del giorno, ovvero alla valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche di Calabria tramite la diffusione della cultura della legalita’ e della giustizia, sono auditi Filippo Cogliandro, ambasciatore della Ristorazione Antiracket nel mondo e Giuseppe Carrozza, referente Consorzio Terre del sole. “Anche qui – ha concluso Arturo Bova- c’e’ un messaggio fondamentale che ci sta a cuore: il Buono di Calabria e la legalita’ quale binomio imprescindibile di crescita della nostra terra”.