Regione: opposizione, per Oliverio ora la colpa e’ dei dirigenti

Reggio Calabria  – “Dopo due anni e mezzo di legislatura, il presidente Oliverio ha trovato un nuovo capro espiatorio per giustificare con i cittadini l’inefficienza della propria azione di governo. Oggi che non puo’ piu’ reggere il pretesto delle “pesanti eredita’ del passato” che hanno accompagnato come una litania i primi due anni e mezzo di permanenza ai piani alti della Cittadella, il governatore ha pensato bene di scaricare le responsabilita’ sui dirigenti dell’amministrazione”. E’ quanto si legge in un documento diffuso di gruppi consiliari Misto e Fotza Italia in Conasiglio regionale.
“La lettera che il governatore ha inviato ai vertici della burocrazia regionale per stimolare una maggiore efficienza al fine di realizzare gli obiettivi presentati nel famigerato ‘cantiere’ – prosegue il dopcumento – desta non poche perplessita’, soprattutto laddove parla di ‘inerzie, consuetudini e pratiche che spesso determinano stasi nell’attivita’ burocratica e amministrativa’, cosi’ come nella parte in cui sollecita ‘il pieno rispetto e l’attuazione delle norme legislative’ che regolamentano il procedimento amministrativo. Insomma lo scenario che Oliverio sembra descrivere e’ quello di una macchina amministrativa poco efficiente e il cui operato non e’ sempre improntato alla piena legalita’. Se cosi’ e’, c’e’ da chiedersi come mai Oliverio se ne renda conto soltanto dopo oltre due anni e mezzo di attivita’ amministrativa, e se ritiene che la situazione sia generalizzata o riguardi situazioni specifiche per le quali andrebbero individuate precise responsabilita’”.

 

“Noi sosteniamo che la burocrazia funziona – sottolineano i consiglieri regionalio di opposizione – quando la politica non si vuole sostituire alla burocrazia. Non e’ accettabile che vengano inviate lettere di quel tenore verso dei dirigenti che magari hanno ereditato strutture inefficienti nominate dalla politica, e non e’ giusto scaricare responsabilita’ su tanti validi burocrati che spesso non sono messi in condizione di lavorare con serenita’. Sarebbe opportuno che il governatore chiarisse quale e’ stato il contributo, in questi anni, dei direttori generali reggenti da lui nominati, che hanno la responsabilita’ dell’organizzazione e del funzionamento degli uffici”.
“La tanta decantata riorganizzazione fatta dalla Giunta Oliverio in Regione Calabria ha tenuto conto degli attuali incarichi dirigenziali, tra l’altro per la maggior parte reggenti? Ha riorganizzato i Dipartimenti tenendo conto dei carichi di lavoro? Ha lasciato liberi i dirigenti generali nelle nomine delle segreterie o in ogni segreteria c’e’ un sangiovannese doc? Ha influenzato i dirigenti nell’assegnazione delle Posizioni Organizzative? La risposta a queste domande e’ no. Spostare un dirigente per utilizzare i metodi di “Kim Jong-un”, tutti allineati, punirne uno per educarne cento non funziona. Chi ha riorganizzato la macchina si prenda le sue responsabilita’, ma non ci riferiamo al lavoro tecnico amministrativo del prof. Viscomi, il quale egregiamente ha portato avanti il procedimento, ma a chi ha assegnato ogni singolo dirigente all’attuale postazione e sappiamo bene tutti che l’ultima parola e’ spettata al governatore Oliverio”.
“Ci chiediamo, infine – concliudono gli esponenti dell’opposizione – se quel genere di lettera il governatore l’abbia inviata agli assessori della sua giunta, i cui componenti sono stati scelti tra l’altro in qualita’ di tecnici, o se invece ritiene che la guida politica della Regione debba uscire del tutto assolta dal giudizio sulla lunga fase di immobilismo che ha portato l’ente a rappresentare, come egli stesso ammette, ‘un ostacolo’ al tentativo di condurre la Calabria fuori dalla crisi. Serve una riorganizzazione della burocrazia che sia vera, oggettiva ed efficace, che abbia come criteri da seguire non le tessere di partito o il consenso elettorale, ma la liberta’ e il merito”.