Lavoro: Gallo, inascoltati appelli per pagamento mobilita’

Cosenza – “Non hanno ancora visto un centesimo i 5.583 lavoratori in mobilita’ che da circa cinque mesi, in tutta la Calabria, prestano la loro opera in favore di 335 enti pubblici. Una situazione denunciata a gran voce da sindaci e, da ultimo, anche dalla giunta provinciale di Cosenza (nel cui territorio in 157 comuni sono impiegati ben 2.341 tirocinanti) e che tuttavia “continua a trovare sordo e silente il destinatario delle tante, unanimi richieste di intervento: il presidente della regione Mario Oliverio”. E’ la contestazione che arriva dal consigliere regionale della Casa delle Liberta’, Gianluca Gallo. “Un mese fa – ricorda Gallo – Oliverio aveva fatto sapere di aver sposato la causa dei lavoratori e dei comuni calabresi e d’aver fatto visita percio’ al ministro del lavoro e suo compagno di partito, Giuliano Poletti, invitandolo a spendersi in particolare con l’Inps perche’ trovasse quanto prima termine il blocco delle indennita’ spettanti ai lavoratori calabresi. Ad oggi pero’, passato un altro mese, nulla si e’ ancora mosso. Ma dal governatore nessuna reazione di fronte a quest’altro sgarbo che il Governo, insieme all’Inps, sta consumando ai danni dei calabresi. Sarebbe forse il caso che le catene tanto evocate negli ultimi giorni fossero usate per protestare contro Poletti e l’istituto di previdenza”. Prosegue Gallo: “La situazione e’ drammatica: a ciascun lavoratore dovrebbe essere riconosciuta un’indennita’ mensile di 800 euro, per quasi tutti l’unica fonte di reddito. Sono migliaia le famiglie in seria difficolta’, in una terra in cui usurai e criminali sono sempre pronti ad approfittare delle debolezze altrui. Fingere che tutto questo non esista, o possa essere relegato in secondo piano, vuol dire non solo rimanere insensibili alle istanze provenienti da sindacati e amministratori di enti locali, ma contribuire ad accrescere lo stato di disperazione in cui versa un’ampia fascia di popolazione, spesso la piu’ debole”. Conclude Gallo: “Chiediamo che Oliverio faccia sentire la voce del Governo regionale, impegnando stavolta concretamente Governo nazionale ed Inps a dare quella che e’ una risposta peraltro dovuta. Saremo al suo fianco in questa battaglia, pronti ad incatenarci anche noi pure per ottenere cio’ che in tanti gia’ chiedono: una proroga del periodo formativo per altri 6 mesi. Una misura necessaria non solo per dare una boccata d’ossigeno a tanti nuclei familiari, ma anche e soprattutto per non disperdere le professionalita’ acquisite, preziose per comuni in questi anni ingessati dal blocco delle assunzioni”.